MILANO (WSI) – Alla fine un accordo su occupazione e salari è stato trovato dopo colloqui fiume tra l’Abi e i sindacati.
La nuova intesa sul rinnovo del contratto nazionale prevede un incremento medio a regime di 85euro in 3 anni e soluzioni per l’occupazione, nonché un salario di ingresso per i giovani banchieri dell’8% superiore a quello previsto in precedenza.
Le trattative si sono sbloccate nella notte, dopo un confronto iniziato ieri pomeriggio. Il testo mette in ordine la posizione di oltre 309mila lavoratori bancari, il cui contratto scade al 31 dicembre 2018.
La trattativa è durata un anno e mezzo ed è stata caratterizzata da confronti anche duri fra le parti, inclusi scioperi. Il Casl dell’Abi guidato dal presidente di Mps Alessandro Profumo aveva fissato, con il supporto dell’esecutivo, l’ultima scadenza del 31 marzo per trovare un accordo.
La settimana scorsa i sindacati avevano bloccato le trattative per protestare sul disaccordo in ambito di salvaguardia dell’occupazione.
Lo stallo si è sbloccato grazie all’introduzione di nuove soluzioni per l’occupazione che tengano conto anche dell’anima sociale, specie verso i giovani.
Nello specifico i sindacati hanno ottenuto un salario d’ingresso per i giovani assunti attraverso il fondo per l’occupazione aumentato dell’8% e la creazione di una piattaforma bilaterale per la ricollocazione nel settore del personale licenziato in caso di crisi aziendali.
(DaC)