ROMA (WSI) – Il fisco italiano potrà attingere alla “lista Falciani”, come materiale di prova, per dare la caccia agli evasori. Lo ha deciso la sesta sezione civile della Cassazione, rilasciando l’autorizzazione ad avvalersi dell’elenco dei conti segreti presenti nella filiale svizzera Hsbc, rivelato dall’ex funzionario italo-francese Hervé Falciani del colosso Hsbc in Svizzera.
Un elenco che ha fatto i nomi di personaggi noti nel mondo dello spettacolo, della moda e dell’imprenditoria: centomila clienti di tutto il mondo hanno depositato nei forzieri della banca cento miliardi di dollari circa, nascondendoli al fisco. Saltati fuori i nomi di più di 7.000 clienti italiani.
“L’amministrazione finanziaria nella sua attività di accertamento può, in linea di principio, avvalersi di qualsiasi elemento con valore indiziario”. E’ quanto si legge nella sentenza emanata dalla Cassazione, che ha chiuso ieri il primo processo istruito a causa della lista, stando a quanto riporta Reuters.
Fino a oggi, riporta Reuters Italia, l’Agenzia delle entrate aveva considerato la lista Falciani sostanzialmente inutilizzabile perché frutto di materiale rubato. Ma, come ha spiegato Asa Peronace, avvocato che ha difeso il contribuente nel processo oggetto della sentenza, ha affermato che questa sentenza “fa immediatamente giurisprudenza e stabilisce un principio vincolante”. Il risultato è che “tutti vorranno fare la ‘voluntary disclosure’. Non c’è bisogno che entri in vigore lo scambio di informazioni fiscali con la Svizzera”.
Peronace non nasconde la contrarierà verso la sentenza. “Il giudice ha voluto privilegiare [l’esigenza di riscuotere] il gettito alla tutela dei diritti costituzionali del contribuente”.
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