ROMA (WSI) – Il calo del prezzo del petrolio ha fatto la sua parte e nel primo trimestre Eni ha registrato conti meno brillanti dell’anno precedente.
L’utile netto adjusted ha accusato una contrazione del 46% a 650 milioni di euro, mentre il risultato netto è stato pari a 700 milioni. Il cash flow operativo si è attestato a 2,3 miliardi.
L’impatto del crollo -50% dei prezzi del greggio è stato attenuat dall’andamento migliore nell’upstream e dal ritorno all’utile operativo dei
settori chimica e Rifining and Marketing.
Nonostante la flessione, peraltro, i risultati sono risultati superiori alle stime degli analisti interpellati da Radiocor e iunoltre la produzione è aumentata del 7,2% rispetto al primo trimestre del 2014. Gli analisti guardavano con estrema attenzione a questo elemento, che ha visto un ritmo di barili prodotti pari a 1,697 milioni al giorno.
Il titolo ora avanza in Borsa, ma si esaurisce la spinta iniziale e al momento guadagna lo 0,29% in linea con l’andamento del resto del mercato.
Il gruppo energetico ha alzato il velo sui conti prima dell’apertura delle contrattazioni di mercato.
(DaC)