ROMA (WSI) – Trovare le risorse per combattere la piaga della disoccupazione, la più alta tra i paesi scandinavi, aumentando le tasse sul settore bancario. E’ il piano che il nuovo governo socialdemocratico intende lanciare, stando alle prime rilevazioni arrivate dallo stesso ministro delle Finanze, Magdalena Andersson, in occasione di un discorso proferito lo scorso 1° maggio, a Stoccolma.
L’esecutivo inizierà a valutare il da farsi nel corso di questa settimana. La proposta è quella di imporre una tassa sulle attività finanziarie, più che una tassa sulle transazioni.
“Se guardate al settore finanziario svedese, notate che oggi è sotto-tassato – ha detto il ministro – Non pagano alcuna IVA e, stando a quanto riportano i giornali, apprendiamo che le quattro principali banche stanno facendo molti soldi”.
I quattro istituti principali sono Nordea Bank AB, SEB AB, Svenska Handelsbanken AB e Swedbank AB. “I socialdemocratici vogliono essere certi che la responsabilità di finanziare sia il welfare che gli investimenti sia distribuita nel modo più equo possibile”, ha detto Andersson.
Stando a quanto risulta dai dati Eurostat, il tasso di disoccupazione è stato del 7,7% a marzo, contro il 4,7% della Germania. (Lna)