MILANO (WSI) – Borsa Shanghai chiude negativa, sulla scia dei timori che il listino azionario abbia corso troppo. Sotto pressione l’indice Shanghai Composite, che ha ceduto più del 2%. Giù anche Hong Kong, che ha sofferto una perdita superiore a -1%, estendendo le perdite per la quarta sessione consecutiva.
Gli acquisti sulla borsa di Shanghai hanno portato l’indice a più che raddoppiare nel corso degli ultimi 12 mesi. Tuttavia, a dispetto dei timori di ipercomprato, Macquarie afferma che il listimo potrebbe registrare un balzo fino a +461% rispetto agli attuali livelli.
Gli analisti fanno riferimento al circolo vizioso che sta caratterizzando i mercati cinesi, quello dell’aumento delle operazioni di trading a margine. In una situazione estrema, gli esperti affermano che gli investitori potrebbero arrivare a prendere in prestito fino a 85,7 yuan per ogni 100 yuan di garanzia che hanno nei loro portafogli. “Ciò suggerisce la capacità teorica di aumentare i prestiti per il finanziamento (di acquisto di azioni) dal valore attuale di 1.700 miliardi di yuan, fino a 9.400 miliardi di yuan, per un balzo +461%”.
La stessa Macquarie afferma che è difficile che una situazione del genere possa realizzarsi nel concreto (dopotutto le banche non hanno una capacità di erogazione di prestiti illimitata e lo stesso governo ha già lanciato iniziative per ridurre il ricorso al trading a margine). Il broker mette comunque in evidenza che anche un moderato incremento delle operazioni a margine potrebbe essere significo. “Con una incidenza del 3,2% sulla capitalizzazione di mercato globale, il debito a margine della Cina ha già eclissato l’era delle bolle in Giappone così come il periodo precedente alla crisi finanziaria in Corea”. (Lna)
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Tonfo alla Borsa di Shanghai -7%, perdita maggiore da febbraio 2007