ROMA (WSI) – L’ex ministro del lavoro Elsa Fornero sempre più nell’occhio del ciclone: dopo la sentenza della Corte Costituzionale che ha bocciato la sua riforma delle pensioni e le varie polemiche e cifre sul buco di bilancio che si verrà a creare a questo punto nelle casse dello Stati, arriva la denuncia contro mobbing sociale.
Motivo: secondo la Ragioneria di stato, tale riforma avrebbe prodotto 314.576 esodati, si cui solo 130.000 sono stati salvaguardati nel raggiungimento della pensione. Gli altri, i non salvaguardati, sono 184.500, e la denuncia contro l’ex ministro è partita da loro, che si sono organizzati in comitati e nel loro esposto hanno parlarto di risarcimenti dovuti e di danni psicologici da patema d’animo.
Francesco Flore, portavoce dei Contributori Volontari, ha dato dettagli sulla denuncia: “Sono serviti sei mesi per mettere assieme i documenti, tra cui i certificati medici di tanti esodati che hanno sofferto di patologie psicologiche derivanti dall’enorme stress subito”. Ci scrivono: “La Riforma Fornero delle pensioni, è ormai di pubblico dominio, era finalizzata a fare cassa immediata e ha finito per stravolgere la vita di centinaia di migliaia di persone. Si tratta di un procedimento giudiziale prima di tutto di natura dichiaratamente etico-morale ed è importante sottolineare che gli attori in giudizio chiedono un simbolico risarcimento danni di 10.000 euro ciascuno, che sarà quasi totalmente devoluto ad una costituenda associazione senza fini di lucro, con il fine di sostenere le famiglie indigenti dei colpiti dalla riforma previdenziale Monti-Fornero”.
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