LONDRA (WSI) – Sono passati ormai otto anni dal crac di Lehman Brothers e alcuni dei principali istituti di credito dell’area euro sono vulnerabili come lo erano allora, prima dello scoppio della crisi finanziaria nel 2008.
Lo sostiene una ricerca accademica pubblicata nel Regno Unito.
“I risultati dicono che malgrado tutti gli sforzi compiuti per migliorare la solidità del sistema bancario, alcune società sono ancora vulnerabili come lo erano prima dell’ultima crisi finanzaiaria e hanno le stesse possibilità di fare crac di allora”, dice al Guardian Nikos Paltalidis, della Business School dell’Università di Portsmouth.
“Nel caso di uno choc economico o finanziario, le banche subirebbero perdite abbastanza gravi da ridurre i loro livelli di capitale sotto la soglia minima richiesta dalle autorità, perché la qualità del capitale di molti dei principali istituti europei non è sufficiente ad affrontare una crisi sistemica”.
“Dai risultati appare evidente – conclude lo studio – che il sistema bancario europeo rimane vulnerabile e soggetto a un contagio finanziario. Le nuove regole sui livelli di capitale non hanno ridotto i rischi sistemici e pertanto è necessario adottare politiche ulteriori per migliorare le capacità di resistenza del settore”.
Fonte: Guardian
(DaC)