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Wall Street in corsa, S&P 500 aggiorna record

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NEW YORK (WSI) -Chiusura in rally per Wall Street con l’S&P 500 che archivia una seduta record dopo quella del 24 aprile scorso a pari a 2.121 punti (+1,07%). Gli investitori hanno ritrovato fiducia con la stabilizzazione del mercato del reddito fisso, dove i rendimenti si stanno sgonfiando. Il tutto si verifica in un giorno di dati macroeconomici contrastanti: le nuove richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sono inaspettatamente scese suggerendo un rafforzamento del mercato del lavoro mentre i prezzi alla produzione ad aprile indicano l’assenza di pressioni inflative, cosa che permette alla Federal Reserve di essere paziente nell’iniziare ad alzare i tassi di interesse.

Nel finale, il Dow Jones l’1,05%, a quota 18.251 punti. L’S&P 500 guadagna l’1,07% a quota 2.121 punti. Il Nasdaq è in rialzo dell’1,39%, a quota 5.051 punti.

Nella settimana finita il 9 maggio, il numero di americani che per la prima volta ha fatto richiesta di sussidi di disoccupazione e’ sceso di 1.000 unità a quota 264.000, meglio delle attese per un rialzo a 273.000 e vicino ai minimi di 15 anni. Cio’ significa che l’economia sta creando posti di lavoro a un buon passo.

Nel frattempo, i prezzi alla produzione sono calati dello 0,4% il mese scorso rispetto a marzo, peggio delle stime per un incremento dello 0,1%. E’ il segno di un’inflazione che continua ad essere bassa, cosa che viene monitorata dalla Federal Reserve. Su base annuale la contrazione e’ stata dell’1,3%, la maggiore dal novembre 2010. Il declino è dovuto a quello dei prezzi energetici (-24%) e dei generi alimentari (-4,2%). Intanto il mercato del reddito fisso, oggetto di sell-off da fine aprile, sembra essersi stabilizzato sia in Usa sia in Europa.

Attenzione rivolta al dollaro, che continua a mostrare debolezza nei confronti delle valute dei 10 principali paesi partner commerciali degli Stati Uniti. Smobilizzi sul Dollar Index, che alla vigilia ha sofferto la flessione giornaliera più forte dallo scorso 23 marzo. L’indice ha perso -3,9% nell’ultimo mese dopo il +20% di rally incassato tra il 30 giugno del 2014 e lo scorso 31 marzo.

“L’attenzione è tutta sulla debolezza del dollaro, con i mercati che stanno ancora digerendo i numeri relativi alle vendite al dettaglio (che su base annua hanno riportato il rialzo più contenuto dal 2009) – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Keng Goh, strategist del mercato dei cambi presso Royal Bank of Canada, a Londra – “non ci sono dubbi che diminuiranno probabilmente le attese” su un rialzo dei tassi da parte della Fed, a settembre, di cui RBC è comunque convinta.

L’euroavanza +0,51% sul dollaro a $1,1414; dollaro/yen +0,08% a JPY 119,24. Euro/franco svizzero -0,23% a CHF 1,0382, Euro/yen +0,59% a JPY 136,08. Tra le materie prime i futures sul petrolio Wti +0,07% a $60,54 al barile, Brent +0,51% a $67,15. Oro +0,07% a $1.219. Argento +0,84% a $17,36.

I Treasury sono in rialzo con gli investitori che approfittano dei cali di ieri per prendere posizione. Il focus è sull’asta di titoli a 30 anni per 16 miliardi di dollari, l’ultima parte di nuove offerte del Tesoro programmate per questa settimana per un totale di 64 miliardi di dollari. L’asta del decennale ieri ha attratto una buona domanda anche se i trader restano cauti sottolineando che l’andamento delle aste di titoli a lunga scandenza sono difficili da prevedere. Resta da vedere se alti rendimenti attrarranno gli investitori o se invece prevarrà la cautela per i trentennali, i più colpiti dal recente sell-off. Il decennale vede rendimenti – che si muovono inversamente ai prezzi – in calo al 2,2619% dal 2,283% di ieri. Il titolo a tre mesi viaggia allo 0,0177%.

Tra le società, Shake Shack ha chiuso un trimestre in rosso ma le vendite sono balzate del 56% tanto da spingere la catena di hamburger newyorchese ad alzare le stime per l’intero anno fiscale. Sbarcato in borsa lo scorso 30 gennaio a 21 dollari per azione, il titolo segna un +10,22% a 75,4 dollari. Cisco Systems ha registrato ricavi trimestrali in rialzo del 5,1% continuando la ripresa mentre lo storico amministratore delegato John Chambers si prepara a lasciare il vertice del produttore di infrastrutture di rete. Cypress Semiconductor (+3,32%) e’ interessato a comprare Integrated Silicon Solution a un prezzo superiore a quello da 640 milioni di dollari accordato con un consorzio cinese. (Lna-Mt)