ROMA (WSI) – Atlantia sta considerando l’idea di cedere a nuovi soci una partecipazione del 30% circa di Adr (Aeroporti di Roma), per puntare su altri scali all’estero. Lo ha detto Gilberto Benetton, numero uno di Edizione, che attraverso Sintonia controlla il 45,50% di Atlantia. Atlantia è azionista di Adr al 95,9%.
“Il 30% va bene”, ha detto Benetton, sottolineando che un 15% “potrebbe” essere ceduto a un fondo o a qualche investitore e un altro 15% ad Adia, il fondo sovrano di Abu Dhabi.
“Non abbiamo fretta perchè non abbiamo assolutamente bisogno di liquidità. Per fortuna la società ha un sacco di liquidità. L’ideale sarebbe infatti investire contemporaneamente i soldi incassati in qualche asset sempre del settore, in qualche altro aeroporto internazionale”.
“Abbiamo già tentato di muoverci in questa direzione, però ancora senza frutti. Questo comunque rimane il nostro intendimento su qualsiasi opportunità si verificase sul mercato. Si è parlato di Nizza ma noi concorreremo per qualsiasi altra opportunità”.
Sull’opportunità di altri aeroporti esteri in vendita a parte Nizza, Benetton ha detto: “al momento no”.
Benetton, a margine dell’assemblea annuale di World Duty Free di cui è consigliere di amministrazione, ha anche affermato che un alleggerimento della quota del 50,1% detenuta da Edizione in Autogrill sarà possibile “non prima del 2016” e che l’operazione potrebbe avvenire anche attraverso scorpori per aggregazioni.
“Quando? Non si sa. Ci vogliono tempi lunghi per queste operazioni. Potrebbe avvenire anche attraverso scorpori, come abbiamo giuà fatto ad esempio con World Duty Free”.
Benetton non ha escluso l’eventualità di procedere a uno scorporo di HsmHost dalle altre attività: “Potrebbe essere, non siamo ancora sicuri di niente. L’importante sarà valutare le opportunità di aggregazioni, che sono difficili da trovare”. Di fatto, “non riusciamo a trovare altri gruppi in questo settore che ci permettano di discutere, di pensare aqualcosa insieme”.
Riguardo alle strategie del gruppo Edizione, Benetton non ha escluso interesse sulle banche, e alla domanda se ci possa essere un interesse verso le banche popolari in Veneto, ha detto “Non lo so, sarà una cosa da valutare. Penso sia un tema da porsi nel 2016, perché non sono ancora definite le aggregazioni”.
“Prima si devono completare queste aggregazioni e dopo, o contemporaneamente a quando si stanno verificando, magari ci si può pensare. Oggi no”. Dal processo delle aggregazioni potrebbero infatti emergere secondo Benetton opportunità “più interessanti”.
Sui tempi della cessione del 50,1% di Wdf a a Dufry, prevista nel terzo trimestre 2015, Benetton ha affermato di ritenere che tutto stia andando “assolutamente nei tempi programmati. Crediamo di aver venduto molto bene nell’interesse nostro e di tutti gli azionisti. Meglio di così non si poteva fare, basta vedere i multipli: pari a 13,5 volte l’Ebitda”.