ROMA (WSI) – Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al riazlo le previsioni di crescita dell’Italia, portandole allo 0,7% dal precedente 0,5% per quest’anno.
Nel 2016 la stima è dell’1,2% (da +1,1%). In entrambi i casi sono in linea a quelle del governo di Matteo Renzi. Nella finanziaria passata in primavera l’esecutivo stima la crescita del Pil a 0,7% per il 2015 e 1,4% nel 2016.
Oltre a citare fattori esterni, come la manovra di allentamento monetario straordinaria della Bce e il Balance Sheet Assessment che ha aiutato a risolvere alcune incertezze sui bilanci delle banche, il Fondo ha lodato l’esecutivo per le riforme adottate sul fronte interno che hanno aumentato la fiducia”.
All’istituto di Washington è piaciuta in particolare il decreto di riforma delle popolari, che “ha aumentato le attese per una migliore governance ed efficienza nel settore”. Ma nell’elenco delle misure salutate con favore non mancano Jobs act, semplificazione fiscale e giustizia.
Quanto al settore finanziario, nella nota a conclusione della missione di primavera Article IV, il Fondo sollecita una ripartenza del mercato dei prestiti non performanti attraverso una società veicolo, anche a partecipazione pubblica se adeguatamente realizzata.
“Dopo essersi stabilizzata nell’ultimo trimestre del 2014, l’economia è cresciuta nei primi tre mesi del 2015. Sostenuta da più robuste esportazioni e da maggiori investimenti da parte delle imprese, la crescita è stimata a 0,7% quest’anno e 1,2% il prossimo”.
(DaC)