ATENE (WSI) – Cresce il dissenso all’interno di Syriza nei confronti di Alexis Tsipras. Tanto che il quotidiano britannico, Guardian, non esclude che presto il primo ministro greco, leader del partito di sinistra radicale possa trovarsi a gestire una rivolta in piena regola tra le fila del suo partito. Ieri sera, John Milios, economista che ha svolto un ruolo di primo piano nell’elaborazione del manifesto di Syriza, ha criticato pesantemente le concessioni che il governo sta facendo ai creditori.
“Dobbiamo aiutare Syriza a tener fede ai suoi impegni pre-elettorali”, ha detto a una riunione di dissidenti di sinistra ad Atene prima di criticare fortemente la strategia perseguita dal ministro delle finanze Yanis Varoufakis. “Il partito non può avere i piedi in due scarpe” ha aggiunto, specificando, che a questo punto sarebbe preferibile il default e che quest’ultimo non avrebbe alcuna incidenza sulla posizione della Grecia nella zona euro.
All’interno di Syriza, sono sempre più numerosi i parlamentari che sostengono che un ritorno alla dracma sarebbe infinitamente più sensato rispetto a anni di austerità . La lotta è tale – si legge sul Guardian – che se anche fosse raggiunto un accordo con i creditori ci sono forti dubbi sulla capacità del governo di farlo rispettare. (mt)