Economia

Germania delude: Pmi ai minimi di 5 mesi. Stavolta sud batte il nord

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BRUXELLES (WSI) – L’economia dell’area euro ha fatto meglio degli Stati Uniti e del Regno Unito nel primo trimestre, ma i dati sul Pmi manifatturiero e del terziario forniscono un’ulteriore prova di come la fiducia e l’attività delle aziende della regione stia rallentando nel secondo trimestre. E per una volta è l’area periferica che batte le potenze maggiori della regione.

Pur espandendosi, l’attività economica ha infatti subito una frenata in due mesi di fila. Il Pmi composito dell’area euro ha fatto lievemente meglio delle aspettative nel mese in corso, ma preoccupa il dato preliminare sul manifatturiero e il settore dei servizi della Germania.

L’indice composito ha mostrato una frenata dell’attività della prima economia della regione nonché un risultato inferiore alle previsioni, equivalente ai minimi di cinque mesi.

In maggio il risultato dell’indice composito nell’area della moneta unica è stato pari a 53,4 punti, il che suggerisce che l’attività ha perso vigore. Le attese per il settore manifatturiero e dei servizi nel blocco a 19 erano per un risultato in calo a 51,8 e 53,9 punti rispettivamente. L’economia della regione dovrebbe espandersi dello 0,4% nel periodo aprile-giugno.

Il dato positivo del sondaggio Pmi riguarda l’occupazione, che è cresciuta al ritmo più alto degli ultimi quattro anni.

I 52,8 punti del Pmi composito tedesco di maggio si confrontano con i 54,1 di aprile. Il Pil della locomotiva europea dovrebbe crescere del +0,3-0,4% nel secondo trimestre.

Le aziende hanno rilevato una domanda debole e un’intensificarsi della pressione a livello di costi.
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In Francia l’economia sta crescendo a un ritmo più lento nel secondo trimestre rispetto ai primi tre mesi dell’anno. L’attività manifatturiera e nel terziario si è tuttavia rafforzata in maggio. Detto questo, le fabbriche devono vedersela con condizioni ancora difficili.

È il verdetto degli ultimi numeri forniti da Markit sulla seconda economia dell’area euro. L’indice composito è salito a 51 punti da 50,6. È da quattro mesi che cresce.

Chris Williamson, chief economist di Markit, ha sottolineato come la ripresa abbia perso slancio im maggio, con la crescita che ha subito una frenata per il secondo mese di fila.

“I risultati suggeriscono che l’economia tedesca si espanderà dello 0,4% nel secondo trimestre mentre la Francia difficilmente riuscirà a vedere un risultato superiore al +0,3%”.

Sorprende inoltre come mentre le due maggiori potenze stanno rallentando il passo nel 2015, i paesi meno importanti, come la Spagna, stanno recuperando terreno. Tanto è vero che l’attività dell’area ‘core’ e quella della periferia si sono comportate in modo speculare negli ultimi mesi.

È proprio fuori dei paesi ‘core’ che l’attività sembra più frizzante, con la parte restante dell’area euro che “sta registrando il migliore trimestre dal punto di vista della crescita economica e dei posti di lavoro in quasi otto anni”, come sottolinea Williamson.

Oggi, giorno in cui prende il via la due giorni decisiva sul debito greco, si conosceranno anche l’indice della fiducia dei consumatori preminare di maggio e i verbali della Bce sulla riunione del 15 aprile. L’esposizione riportata nelle cifre ufficiali di Germania e Francia alla Grecia ammonta a circa 160 miliardi di euro.

Sui mercati finanziari, al momento l’indice europeo di riferimento perde lo 0,2% circa mentre l’euro avanza dello 0,4% a 1,1140 dollari.

(DaC)