NEW YORK (WSI) – Soddisfazione di Claudio Descalzi, numero uno di Eni, per gli incontri con gli investitori che si stanno tenendo in questi giorni a New York. Gli investitori di Eni sono “contenti e soddisfatti” e per il gruppo petrolifero italiano “il trimestre va bene”, ha detto l’amministratore delegato.
Ieri, incontro con BlackRock – un investitore “importante” – e oggi diversi meeting, tra cui quello con Lazard.
Oltre a parlare di “quello che stiamo facendo, degli investimenti, dei progetti, del trend del petrolio e del gas”, De Scalzi sottolinea che gli investitori “hanno giudicato fin troppo bene” il bilancio 2014 e la trimestrale e “hanno giudicato benissimo – di questo siamo un po’ sorpresi – il taglio del dividendo”, un’operazione quest’ultima vista come “chiara e netta”.
Secondo il ceo Descalzi, gli investitori “apprezzano la ristrutturazione e rifocalizzazione del business. Adesso non dobbiamo solo ristrutturare – abbiamo ridotto i costi, abbiamo ottimizzato la raffinazione – ma mettere in produzione i nostri progetti”. Il riferimento è al progetto Perla in Venezuela, atteso “a fine giugno”, e “ancor più importante a fine luglio il progetto Goliat” nel Mare di Barents.
Si tratta di “appuntamenti che se vengono mantenuti” e che “saranno il successo di quest’anno” perché “vuol dire che tutto quello che abbiamo promesso o lo abbiamo fatto prima o lo facciamo”. Insomma, “siamo messi bene. Dobbiamo lavorare forte”.
A chi gli ha chiesto se gli investitori chiedono di più, Descalzi ha risposto con una battuta: “Possono chiederci di andare sulla luna a piedi”. Scherzi a parte, “chiederci di più è un po’ difficile… Abbiamo rifatto la società nel giro di un mese l’anno scorso, accelerato di due anni tutti i programmi, abbiamo trovato solo l’anno scorso un miliardo di barili di riserve”, ha aggiunto.
Inoltre gli investitori “considerano la storia di ristrutturazione di Eni come forse una delle più interessanti sul mercato”.