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Pil, Italia esce ufficialmente dalla recessione

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ROMA (WSI) – Arrivano finalmente buone notizie per l’economia italiana. Su base annuale il Pil è cresciuto dello 0,1% nei primi tre mesi dell’anno e dello 0,3% rispetto al quarto trimestre del 2014: è la prima volta in cui si è registrata un’espansione dell’attività dall’autunno del 2013. Di fatto erano sei trimestri che non si vedeva un segno più rispetto al periodo precedente (l’ultima volta era settembre di due anni fa).

Ciò significa che l’Italia può ufficialmente dichiarare di essere uscita da una fase di recessione. Per carità, le cifre rimangano assolutamente modeste, ma se si pensa che Stati Uniti e Regno Unito sono cresciuti dello 0,2% nel periodo gennaio-marzo e che l’area euro dello 0,3%, l’incremento dello 0,3% può essere intepretato come un dato positivo, per una volta in media con il resto d’Europa.

Il rialzo dello 0,3% del precedente trimestre è in linea con le stime fatte due settimane fa, mentre il dato tendenziale è stato rivisto al rialzo dal numero precedentemente diffuso che indicava una variazione nulla. È dunque il primo rialzo, in termini tendenziali, dopo 13 trimestri negativi.

Nell’ultimo trimestre del 2014 l’Italia aveva visto una contrazione del -0,3%. La terza economia dell’Eurozona, già fiacca di suo da ormai 15 anni, sta cercando di superare la crisi del debito. Se non precipiterà la tragedia greca, il peggio potrebbe essere alle spalle.

Ora il governo prevede una crescita dello 0,7% per l’intero anno 2015. Si tratterebbe della prima espansione dell’attività in tre anni. La fiducia delle aziende, un indicatore chiave per conoscere come andranno gli investimenti in futuro, ha toccato i massimi di sette anni nel mese di marzo.

La crisi occupazionale si fa ancora sentire, ma qualche segnale di miglioramento è arrivato anche in questo frangente a inizio anno, con i contratti a tempo indeterminato che – anche grazie agli sgravi fiscali per le imprese – stanno aumentando di numero.

Aiuta anche il fatto che l’Italia stia allentando la cinghia del fisco. L’esecutivo prevede nuove misure di stimolo fiscale da 1,8 miliardi di euro. Per rimettere in sesto le finanze pubbliche, il premier Matteo Renzi e il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan puntano sulla ripresa economica. Le ultiem previsioni sul debito dicono infatti che il passivo dovrebbe scendere dal 132,5% del Pil del 2015 al 123,4% nel 2018.

(DaC)