Mercati

Mercati, il settore su cui puntare e quello da evitare nel 2015

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NEW YORK (WSI) – Per chi volesse investire nel mercato azionario la parola d’ordine per il 2015 è selezione. E’ quanto emerge dall’ultima indagine condotta da Fidelity Worldwide Investment condotta fra i propri analisti azionari e obbligazionari, secondo cui che le differenze tra i titoli maggiormente favoriti e quelli più penalizzati sono oggi maggiori rispetto al passato, con i settori più innovativi e a elevato capitale intellettuale che godono di prospettive significativamente migliori rispetto ad altre aree dell’economia.

Sono in particolare le aziende del settore sanitario a godere del punteggio più alto in termini di sentiment, con il 60% degli analisti specializzati in questo segmento che rilevano un aumento dei rendimenti del capitale. Tutti gli analisti specializzati nell’healthcare, inoltre, prevedono un incremento delle distribuzione dei dividendi, mentre nessuno ne anticipa un calo.

“Le prospettive positive per il settore della sanità a livello globale si basano principalmente sui progressi scientifici in campo medico e nella ricerca come, ad esempio, l’innovazione in oncologia, in immunoterapia e nella terapia genetica – commenta Henk-Jan Rikkerink, Responsabile della Ricerca di Fidelity Worldwide Investment per Europa, USA, EMEA & America Latina -. Grazie alla crescita della popolazione nei mercati emergenti e all’invecchiamento della popolazione nei mercati sviluppati, il boom del settore sanitario è destinato a proseguire”.

Prospettive del tutto diverse vengono individuate per il settore energetico. Questo settore si colloca, infatti, all’ultimo posto soprattutto a causa del calo dei prezzi del petrolio. Circa l’85% degli analisti di questo segmento, infatti, indicano un peggioramento della fiducia del management, il 92% si attende un calo del ROE (return on equity) e si prevede una generale riduzione degli investimenti in questo settore.

Tornando al comparto sanitario, ad alimentare l’appeal del settore contribuiscono infine I dividendi azionari, che si prospettano solidi. Il numero degli analisti che segnalano un aumento dei dividendi a livello globale è più elevato nel settore della sanità, seguito dal settore dei beni di consumo di base e da quello dei servizi di pubblica utilità. L’unico settore che, probabilmente, assisterà a un notevole calo delle distribuzioni è quello dell’energia.

A livello generale, gli analisti di Fidelity prediligono i fondamentali delle società dei mercati sviluppati rispetto ai mercati emergenti. La ripresa statunitense in particolare, anche se in fase di maturazione, non si è esaurita. Guardando poi all’Europa si prevede che la ripresa riprenderà vigore grazie ai rinnovamenti aziendali e al rilancio della domanda. (mt)