MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in deciso calo, accusando perdite per la terza seduta consecutiva. Il Ftse MIB ha ceduto l’1,15% a 23.336,50 punti. Tra i titoli peggiori Saipem, che è stata anche sospesa per eccesso di ribasso. Londra ha perso l’1,15%, Parigi lo 0,72% e Francoforte lo 0,52%. L’indice benchmark Eurostoxx 50 ha lasciato sul terreno lo 0,56%.
All’indomani delle parole controverse di Mario Draghi sul mercato obbligazionario, il rialzo dei rendimenti penalizza i titoli maggiormente indebitati, come ad esempio le utilities, riferiscono a Reuters alcuni trader.
Smobilizzi scatenati e generalizzati sui bond, con i tassi sui Bund che ieri sono volati +25% avvicinandosi allo 0,90% dopo che Draghi ha detto che gli operatori di mercato si devono abituare a una maggiore volatilità nel reddito fisso. Vendite anche sui titoli giapponesi e australiani, con i tassi che schizzano verso l’alto.
Euro sull’ottovolante dopo la fiammata degli ultimi giorni. La divisa, che aveva recuperato terreno issandosi in area $1,1350, chiude ostanzialmente stabile e si ferma su $1,1270. In precedenza l’euro era sceso fino anche $1,1232, sfavorito dalle dichiarazioni del premier greco Alexis Tsipras che, pur definendo l’incontro a Bruxelles con i creditori “costruttivo”, e pur parlando di un accordo vicino, ha rifiutato alcune proposte, sottolineando che le uniche iniziative realistiche sono quelle del governo di Atene. Detto ciò, il premier sembra abbia preparato una controproposta per provare a ridurre al minimo le divergenze.
A Piazza Affari in forte perdita Saipem, che paga le indiscrezioni che parlano di un’ipotesi di aumento di capitale proposta dalle banche d’affari all’azionista Eni e al management, che ha ricevuto un no comment dai diretti interessati. I volumi a metà giornata sono già superiori alla media dell’ultimo mese calcolata sull’intera seduta.
La controllante Eni si muove in linea con il settore energetico europeo. In scia alla debolezza degli energetici anche Tenaris (-2%). Vendite diffuse sul listino principale con pochi superstiti che restano poco mossi come Pirelli, Telecom, World Duty Free e Yoox.
Dal fronte economico, scende il tasso di disoccupazione della Francia, per la prima volta in più di un anno.
Nonostante le perdite, i trader ritengono che le oscillazioni dell’azionario scenderanno insieme alle preoccupazioni sulla Grecia, consentendo loro di tornare a focalizzarsi sull’economia e sugli utili aziendali. I dati provenienti dal mercato delle opzioni mostrano che le attese sulla volatilità dell’indice Euro Stoxx 50 nei prossimi tre/sei mesi mesi sono ai minimi da gennaio.
Sui mercati asiatici, Shanghai guida le perdite con uno scivolone del 3%, che poi si riduce a -2% circa. Nikkei invariato, Hong Kong -1%, Sidney -1,28%, Seoul +0,47%.
Tra gli altri mercati, i futures sul petrolio Wti guadagnano lo 0,07% a 59,68 dollari al barile, mentre i contratti sul Brent fanno -0,02% a quota $63,79. L’oro cede lo 0,26% a 1.182,50 dollari l’oncia, l’argento -0,54% a 16,44 dollari.
(Lna-DaC)