MILANO (WSI) – Borsa Milano chiude in calo dello 0,9%, mentre sulla Borsa di Francoforte l’indice azionario tedesco Dax entra ufficialmente in fase di recessione. Il listino è in calo infatti più del 10% dal record testato lo scorso 10 aprile. A colpire il Dax, così come gli altri mercati, è stata la forte recente volatilità sui mercati obbligazionari. A Francoforte si mette comunque in evidenza il rialzo di Deutsche Bank, +6% circa, dopo il rimpasto che ha interessato i vertici. Il Footsie Mib si è attestato a 22.642,29 punti.
Oggi secondo e ultimo giorno del meeting del G7, in Germania, dove si parlerĂ di Grecia e delle sanzioni contro la Russia, che i leader hanno deciso di mantenere in vigore.
“Tutti i fattori positivi che avevano fatto salire i mercati o sono andati via o sono stati prezzati – ha commentato in un’intervista a Bloomberg Hendrik Koenig, strategist per l’azionario presso B. Metzler Seel Sohn & Co., a Francoforte – Avevamo anticipato una correzione, e quella per l’azionario tedesco era sicuramente in ritardo. Ci potrennero essere ulteriori rischi al ribasso da qui, specialmente in presenza di shock esterni dalla situazione in cui versa la Grecia o da un rafforzamento dell’euro”.
L’indice di riferimento dell’azionario europeo, Stoxx 600, ha perso più del 6% dal record testato ad aprile fino allo scorso venerdì.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib male Banca Carige e Mps -2,6% circa. In generale è stata una seduta no per le banche, come Mediobanca, Unicredit e Pop Emilia. Tra gli altri titoli la lettera si abbatte anche su Moncler. Continua la fase di rimbalzo per Saipem, il miglior titolo tra le blue chip con +2,23%.
Sul mercato dei titoli di stato, spread BTP-Bund a 10 anni -1,73% s 136 punti base. Tassi sui BTP decennali +0,08% al 2,24%. Tassi Bund decennali +2,99% allo 0,88%.
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Sul valutario, euro +0,31% a $1,1145. Dollaro/yen -0,26% a JPY 125,28. Euro/franco svizzero +0,27% a CHF 1,0461. Euro/sterlina +0,47% a 0,7308. Euro/yen +0,03% a JPY 139,60.
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Tra le materie prime, i futures sul greggio Wti -0,78% a 58,67 dollari al barile. I contratti analoghi sul Brent fanno -0,39% a 63,06 dollari al barile. L’oro +0,54% a 1.174,40 dollari l’oncia, mentre l’argento +0,38% a a 16,05 dollari.
In Asia, riflettori puntati sull’indice azionario di Shanghai, al nuovo record in sette anni. Diffusi i dati sulla bilancia commerciale, che hanno messo in evidenza un crollo delle importazioni, a maggio, -17,9% su base annua, a fronte di un calo delle esportazioni -2,5%. Il paese ha riportato così un surplus commerciale di 366,8 miliardi di yuan, equivalente a $59,49 miliardi e dunque vicino al record di $60,5 miliardi testato a febbraio. Shanghai +1,53%. Nikkei piatto, -0,05%, nonostante la diffusione della maxi revisione del Pil del primo trimestre a +3,9%. La bilancia delle partite correnti di aprile non ha convinto però gli analisti. Hong Kong +0,37%, Sidney -0,11%, Seul -0,15%.
(Lna-DaC)