MOSCA (WSI) – Gli economisti scommettevano su un taglio dei tassi di 100 punti base e così è stato. La banca centrale russa ha ridotto di tale quantità il costo del denaro, portandolo all’11,5%.
Il rallentamento dell’inflazione e la via verso la stabilità dei tassi di cambio tra rublo e principali rivali straniere hanno dato alle autorità maggiore spazio di manovra.
Ciò ha aperto la strada alla quarta misura di allentamento monetario da inizio 2015, dopo le manovre di emergenza messe in atto per contrastare il crollo del rublo e dei prezzi deel petrolio, due eventi scaturiti dalle sanzioni economiche imposte contro Mosca dall’Occidente e dalla decisione dell’Opec di mantenere invariati i livelli di produzione di barili di greggio.
Ben ventuno economisti dei 35 interpellati da Bloomberg prevedevano una mossa del genere. Otto puntavano su una riduzione ancora più accentuata, di 150 punti base, mentre in cinque vedevano un taglio dello 0,5%. Un analista era convinto che i tassi di interesse sarebbero stati abbassati di 75 punti base.
Siccome la mossa era ampiamente anticipata, la reazione del mercato è stata insignificante con il dollaro che scambia in calo dello 0,75% sul rublo.
Le autorità di politica monetaria, che terranno una conferenza stampa più tardi, stanno cercando di mettere un freno a un ciclo di allentamenti monetari che è iniziato cinque mesi fa e che rispecchia le pressioni che il rublo sta subendo.
La moneta unica ha perso più del 6% da aprile. Anche se Elvira Nabiullina ha detto che l’inflazione rimane “sotto controllo”, al contempo ha sottolineato che sarebbe pericoloso abbassare di colpo i tassi, dopo che erano stati portati anche fino al 17% nelle manovre straordinarie varate nella parte conclusiva di un anno fa.
Il rally della divisa russa si è interrotto bruscamente quando il mese scorso la banca centrale ha iniziato a comprare valute straniere, con l’obiettivo dichiarato di aumentare le riserve in moneta estera.
(DaC)