ROMA (WSI) – Chiusura temporanea delle banche, seguita da un razionamento dei prelievi di contanti. Stando al giornale tedesco Suddeutsche Zeitung, i creditori di Atene (Ue, Bce e Fmi) starebbero valutando un piano di emergenza, lanciando un ultimatum alla Grecia, con tanto di minacce.
Se la Grecia continuerà ad arroccarsi nelle sue posizioni e a non siglare un’intesa, il paese non avrà più accesso al sistema di pagamenti europeo, e il controllo di capitali potrebbe scattare già il prossimo fine settimana.
Mentre l’Ue minaccia controlli capitale, la Grecia sarebbe sempre meno propensa a rimborsare l’Fmi. Sicuramente sarà così in caso di mancato accordo. Un’altra possibilità, ventilata dalla Bild, è il rinvio del rimborso del prestito da 1,6 miliardi dovuto il 30 giugno di altri sei mesi.
A rendere più tesa la situazione, le parole del premier greco Alexis Tsipras, secondo cui il Fondo Monetario Internazionale avrebbe “responsabilità criminali” per la crisi della Grecia. Il partito Syriza ha lanciato anche un appello agli altri stati europei: “E’ arrivato il momento che le proposte del Fmi vengano giudicate non solo da noi, ma dall’Europa”.
“Fissarsi sui tagli, molto probabilmente fa parte di un piano per umiliare un intero popolo che nei passati cinque anni ha sofferto per colpe non sue. E’ giunto il momento che le proposte del Fmi vengano giudicate dall’opinione pubblica, dall’Europa”.
Nel suo discorso ai parlamentari di Syriza, Tsipras ha puntato il dito anche contro la Bce, che continua a insistere con l’adozione di tattiche che strangolano la Grecia. Ribadita l’intenzione di porre fine alle speculazioni su uno scenario Grexit.
“Vogliamo un accordo che ponga fine alla parola Grexit, una volta per tutte”, ha detto. Tuttavia, “i creditori stanno utilizzando le trattative per mostrare la loro forza, noi stiamo trattando in buona fede. E l’ “ossessione dei creditori per un programma di tagli non può essere un errore, ma ha fini politici”.
“Questa scommessa non è solo nostra; è una scommessa del popolo greco. Ma è anche una scommessa per gli europei; per un’Europa all’insegna della democrazia”.
Una buona notizia per la Grecia è arrivata da Pimco, il gestore di asset di proprietà del colosso assicurativo Allianz, che ha aumentato l’esposizione sul debito greco, e che ora è seconda solo alla Bce, stando a Bloomberg.
“Allianz, la principale compagnia di assicurazione e gestore di asset in Europa, ha aumentato le partecipazioni sul debito sovrano della Grecia a più di 1,2 miliardi di euro da 1 miliardi di euro, riportato a maggio”.
Continuando: “Allianz, attraverso la sua società di gestione degli asset Pimco Investment Management, ha la maggiore partecipazione in bond greci rispetto a qualsiasi investitore, e dopo la Bce. Pimco investe capitale a favore dei suoi clienti”.
Dal fronte politico della Grecia, in mattinata sono arrivare le dichiarazioni riconcilianti del leader del partito di opposizione di centro sinistra To Potami, Stavros Theodorakis, secondo cui Tsipras potrebbe fare “altri due o tre gesti” per porre fine all’impasse nelle negoziazioni.
Ma sullo sfondo si teme una soluzione alla Cipro: per evitare il panico tra le banche, le istituzioni (che non solo altro che l’ex troika) sarebbero pronte a imporre la stessa strategia che venne imposta a Cipro durante la crisi finanziaria del 2013.
Fonti di Syriza hanno riferito poi al Telegraph che la Grecia potrebbe chiedere alla Corte europea di Giustizia di emettere una ingiunzione, al fine di fermare i creditori e in generale l’Unione europea dal minacciare i suoi diritti. E questa sarebbe una mossa senza precedenti.
(Lna-DaC)