NEW YORK (WSI) – Il matrimonio tra Fiat-Chrysler-GM? Un’ipotesi alquanto improbabile. Mentre, secondo Reuters, che cita alcune fonti vicine alla situazione, General Motors e Fiat Chrysler Automobiles avrebbe chiesto aiuto ad alcune banche di investimento per gestire la proposta di fusione avanzata dal gruppo italiano, Manish Menon, analista di Frost & Sullivan per il settore automobilistico e dei trasporti, mette nero su bianco i pro e i contro di un possibile matrimonio che, almeno sulla carta, sembra avere poche probabilità di successo.
Questo soprattutto per GM. Un eventuale matrimonio avrebbe poco senso nell’ottica in cui la casa automobilistica di Detroit “sta cercando di mantenersi snella evitando l’aggiunta di nuovi stabilimenti produttivi. Considerando questi aspetti, inoltre, GM è stata recentemente oggetto di una profonda ristrutturazione interna a livello del gruppo”, scrive Menon secondo cui un accordo tra GM e FCA “sembra quindi altamente improbabile, ed evidenzia il fatto che FCA ha bisogno di GM molto più del viceversa”.
Al contrario “guardando al segmento delle auto piccole e ibride, diventa chiaro il motivo per cui Marchionne sta spingendo per una fusione con GM. FCA è significativamente indietro rispetto GM nel segmento delle auto piccole e dei veicoli ibridi. Pertanto, una fusione con FCA sarebbe una grande scommessa per GM, poiché porterebbe un beneficio solo a FCA, mentre rappresenterebbe una passività per GM”.
“Marchionne dovrebbe concentrarsi sulle case automobilistiche con una ricca offerta di auto piccole in Europa e nelle Americhe, caratteristica che potenzialmente indica il gruppo Volkswagen, Peugot Citroen SA, Renault-Nissan, Mazda, Honda, Hyundai e Suzuki come possibili partner”.
Tra le papabili, l’analisti punta in particolare su PSA che “parrebbe essere la casa automobilistica più probabile per attirare l’interesse di FCA. Una fusione aiuterebbe entrambi i marchi a concentrarsi sui loro punti di forza, allo stesso tempo aiutandosi vicendevolmente a guadagnare sufficiente slancio nei mercati delle regioni in cui l’uno o l’altro marchio sono indietro. Tuttavia, una fusione con PSA sembra essere un’ipotesi piuttosto complessa, poiché PSA sta lottando per riconquistare la posizione di dominio nel mercato di un tempo, e sta cercando di tornare ad essere una grande casa automobilistica”.
Quali le vie di uscita? “FCA ha tre diverse possibilità per avere successo. Se Marchionne sta seriamente valutando di portare GM a bordo, è possibile farlo passando dalla porta di servizio, e FCA potrebbe benissimo scegliere questa via. La seconda opzione sarebbe quella di stringere una partnership con giganti tecnologici come Google o Apple. La forza innovativa di tali aziende è ciò di cui ha bisogno FCA, poiché doterebbe istantaneamente la casa automobilistica di capacità tecnologiche uniche in termini di guida automatica, connettività di prima categoria / HMI, tra le altre cose, caratteristiche per cui FCA non si distingue attualmente. In terzo luogo, la partnership con PSA sembra essere la scelta più logica che si prospetta per il futuro. PSA porterà i volumi di cui FCA ha bisogno in Europa, mentre FCA potrebbe aiutare PSA a diventare una casa automobilistica globale, aiutando il gruppo francese attraverso i suoi stabilimenti di produzione e la sua rete di concessionari in tutto il mondo, una situazione di guadagno per entrambi”. (MT)