NEW YORK (WSI) – Sono pochi i fortunati che approdano negli uffici di Google, ancora meno quelli che sono assunti senza avere in tasca un laurea. Fa eccezione Larry Gadea, fondatore della società di software Envoy, è approdato nel colosso Internet a soli 18 anni.
E’ di lì che inizia la sua scalata al successo. Gadea inizia a programmare quando ha solo 8 anni. Ma è un plug-in sviluppato per Google Desktop Search che gli ha permesso di finire nel radar del colosso Internet. E’ ancora al liceo, quando un giorno riceve un’e-mail da Google, in cui viene invitato a lavorare per loro. “Mi hanno voluto lì a tempo pieno”, ricorda Gadea.
C’era tuttavia un problema: Google non conosce l’età di Gadea. Di nazionalità canadese, Gadea ha bisogno di un visto per lavorare a tempo pieno negli Stati Uniti, ma non avendo conseguito una laurea di fatto per lui diventava impossibile ottenere un visto di lavoro. Dopo uno stage di tre mesi a Mountain View, Google lo assume come ingegnere negli uffici canadesi. Opportunità che gli permette di lavorare part-time durante i quattro anni di college.
Dopo qualche anno da Google, Gaeda decide di cambiare strada e di mettersi in proprio. Nel 2013 mette a punto Envoy. Si tratta di un software che può essere utilizzato presso gli uffici per il check-in persone e per tenere traccia degli impiegati e dei visitatori. Il successo è immediato. Due anni dopo sono oltre 1.000 gli uffici, incluso Airbnb e Tesla, che usano Envoy.
Nell’ultima raccolta di capitali, Envoy ha incassato 15 milioni di dollari, che si aggiungono ai precedenti 1,5 milioni già raccolti in precedenza. E questo sembra solo l’inizio. (mt)