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Wall Street accelera al ribasso. Dow Jones -178 punti, I rating Goldman su titoli auto

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NEW YORK (WSI) – Wall Street negativa, il Dow Jones ha chiuso in calo -0,98% a 17.966,07 punti, scivolando di 178 punti; S&P 500 -0,74% a 2.108,58, Nasdaq -0,73% a 5.122,41. Tassi decennali sui Treasuries in calo al 2,40%.

In dubbio la sostenibilità della ripresa economica degli Stati Uniti, dopo la comunicazione dell’ultima revisione del Pil, che ha rivelato come, nel primo trimestre del 2015, l’economia Usa si sia contratta dello 0,2%, e non dello 0,7% come inizialmente reso noto.

Immediata reazione – improvvisa forse sarebbe il termine più adatto – dal comparto delle materie prime, dove forti oscillazioni hanno interessato i mercati dell’oro e dell’argento. Quindici minuti dopo la pubblicazione del Pil – che ha mostrato con le scorte che probabilmente anche il secondo trimestre si rivelerà debole, alimentando così i timori di una recessione – ci sono stati smobilizzi del valore di mezzo miliardo di dollari sul mercato dei futures sull’oro. La reazione è stata un mini crash di oro e argento. I prezzi hanno poi recuperato terreno.

Al momento futures sul petrolio invariati a 60,27 dollari al barile. I contratti sul Brent londinese +0,24% a 63,64 dollari al barile. L’oro in recupero, +0,37% a 1.177,20 dollari l’oncia, argento +0,25% a $15,93.

Focus sul range ristretto entro cui si muove lo S&P, che non ha realizzato rialzi o perdite del 2% o superiori per il periodo di tempo più duraturo dal febbraio del 2007. L’indice ha chiuso vicino al record alla vigilia, mentre il Nasdaq Composite ha esteso i suoi massimi.

Il tono è improntato alla cautela, la Grecia rimane sotto i riflettori.

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Stando a quanto riferito da un funzionario governativo di Atene, Tsipras avrebbe detto che il fatto che “i creditori non abbiano accettato le misure parametriche non è mai accaduto prima d’ora. Né in Irlanda, né in Portogallo, né in nessun’altra parte. Questo strano atteggiamento potrebbe nascondere due scenari: o non vogliono un accordo o servono interessi specifici in Grecia”.

Sul valutario, volatile il dollaro, che si muove in base alle speculazioni circa il momento in cui si materializzerà il primo rialzo dei tassi della Federal Reserve dal 2006. L’euro piatto +0,01% a 1,1206 dollari, dopo aver bucato ieri la soglia di $1,12, sulla scia delle dichiarazioni del membro votante del Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – Jerome Powell, secondo cui i tassi Usa potrebbero essere alzati a settembre con una probabilità 50 a 50. Powell crede anche nell’adozione di una politica monetaria restrittiva a dicembre. Dollaro yen a 123,58 (-0,22%)

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Tra i titoli, in evidenza il costruttore di case Lennar Corp, balzate anche oltre +6%, dopo aver riportato i risultati del secondo trimestre fiscale, che hanno messo in evidenza un attivo per azione di 79 centesimi, molto meglio rispetto ai 64 centesimi per azione attesi.

In calo invece Staples -2,30%, che si conferma tra i più deboli dello S&P 500. Apple si conferma nei primi minuti il migliore del Dow Jones, con +1,6%, mentre Du Pont cede -2%. Su Apple incide positivamente una nota di Morgan Stanley, secondo cui la domanda dell’Apple Watch è “sostenuta a buoni livelli”, mentre le stime per la domanda di iPhone relative al secondo trimestre parlano di 53 milioni di unità.

Netflix +2,6% in premercato e poi +1,5% dopo che la società di streaming ha annunciato nella tarda serata di ieri una operazione di split azionario 7 a 1.

Focus su General Motors -2,42%, dopo che Goldman Sachs ha tagliato il rating sul titolo da buy a neutral, puntando invece su Ford, la cui valutazione è stata alzata da neutral a buy. Ford sale +2,36%.

Tornando alle quotazioni dell’oro, i prezzi sono al minimo di una settimana, dopo le dichiarazioni del membro votante del Fomc Powell.

Attenzione anche alle quotazioni del palladio, che sono scivolate la scorsa settimana in un mercato orso causa il notevole eccesso di offerta, scendendo fino a $691 lo scorso lunedì, al minimo dal 2013.

(Lna)