SHANGHAI (WSI) – L’indice CHINEXT, il Nasdaq cinese, ha fatto un tonfo senza precedenti, toccando punte al ribasso dell’8,3%. Si tratta del calo più pesante di sempree.
Il paniere delle small-cap, in cui sono quotate il 90% delle aziende hi-tech cinesi, ha perso il 27% dai massimi e la fase ribassista non è ancora terminata, secondo alcuni analisti. Nonostante i ribassi Morgan Stanley sconsiglia di comprare ora.
Anche i listini azionari principali di Shanghai e Shenzen cedono terreno con cali di anche più del 3%.
A pesare sul listino di Shanghai sono i segnali crescenti di riduzione della leva finanziaria e i timori per gli effetti di un’ondata di nuove quotazioni in Borsa.
Le autorità di Pechino stanno cercando in tutti i modi di mantenere in vita il miracolo azionario del paese, con la Cina che ha un bisogno disperato di distrarre gli investitori in un contesto economico sempre più fragile e visti i rischi di scoppio di una bolla immobiliare.
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Tuttavia le politiche monetarie accomodanti sembrano non funzionare e Pechino fa fatica a contrastare i contemporanei calo dell’export e fuga di capitali, una miscela esplosiva che rende una svalutazione dello yuan indispensabile ma allo stesso tempo paradossalmente molto difficile.
(DaC)