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UTILI 2000: TISCALI, ATTESA PERDITA 500 MLN EURO

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Tiscali è destinata a restare sotto i riflettori, non solo per l’immagine che l’azienda di Renato Soru si è creata in questi anni, ma anche perché in queste settimane saranno resi noti i dati di bilancio 2000, che tanto possono dire sullo stato di salute della società.

L’attenzione del mercato sull’Internet provider sardo è confermata anche dalla media degli scambi che nelle ultime quattro sedute è balzata a 11 milioni di pezzi, dai 4,3 milioni registrati nella media a 30 giorni. Solo giovedì scorso è passato di mano l’1,3% del capitale pari a un pacchetto di 4 milioni di azioni.

“La società ha vissuto un anno importante – commenta a WallStreetItalia un analista di una Sim milanese – portando avanti un’aggressiva crescita dimensionale. Per Tiscali, infatti, l’idea di un Isp paneuropeo resta alla base di tutte le strategie”. Anche per un altro analista, la società di Renato Soru “si è mossa in modo interessante e va considerato positivamente l’acquisto in Francia di Liberty Surf”. A dicembre Tiscali ha anche acquistato l’olandese World Online.

Restano poco chiare le prospettive future per l’Isp sardo, così come per quelli europei, perché il mercato è difficile da valutare mentre quello pubblicitario sul Web viene valutato in crescita o in frenata da studi divergenti.

Non ci sono comunque molte differenze, tra gli analisti, sui risultati per il 2000 di Tiscali, mentre sul break even, una prima Sim lo attende nel 2001, un’altra nel 2002.

Il fatturato è atteso tra i €400 e i €450 milioni e l’Ebitda (Margine operativo lordo) dovrebbe segnare un passivo di €450 milioni, mentre la perdita netta, secondo un analista, si dovrebbe attestare sui €500 milioni.

I dati forniti, tengono a precisare gli analisti, soffrono comunque del gran movimento che la società ha fatto nel 2000 con varie ed importanti acquisizioni che creano un quadro di difficile definizione.

Così “a parità di perimetro – precisa un analista – per il 2001 possiamo prevedere un fatturato doppio rispetto al 2000, pari quindi a €800 milioni e un Margine operativo lordo (Ebitda) negativo di €60-€70 milioni. Per l’anno successivo, infine il fatturato si attesterebbe sui €1.100 milioni, un Mol positivo e finalmente – aggiunge l’analista – il momento del break even (pareggio)”.

Per una migliore comparazione ricordiamo che nel primo semestre 2000, Tiscali ha realizzato un fatturato di €80 milioni, +878% rispetto allo stesso periodo dell’esercizio precedente. Sul mercato italiano l’incremento dei ricavi è stato del 513% (€50,2 milioni contro €8,2 milioni). Il 37% del fatturato complessivo e il 39% di quello legato ai servizi Internet è stato conseguito all’estero. Gli abbonati complessivi a Tiscalinet in Europa avevano raggiunto a giugno 2000 quota 2,3 milioni (+946%)., di cui oltre 580.000 fuori d’Italia.

Nel 1999, invece, la società sarda ha fatturato €32,726 milioni, ha registrato un Ebitda negativo per €5,293 milioni e una perdita netta di €5,503 milioni.