L’influenza negativa di Cisco continua ad avvelenare l’intero comparto high tech e, a circa un’ora dalla soglia di meta’ giornata, l’indice Nasdaq Composite segna una cessione superiore al 2%.
Indeciso sulla parita’ il Dow Jones che, a un soffio da quota 11.000, lotta contro il pessimismo degli investitori.
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L’annuncio del colosso Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), che ieri ha presentato utili deludenti, sta condizionando tutto il settore delle infrastrutture per le telecomunicazioni e mette in dubbio la capacita’ delle societa’ high tech di registrare bilancio in crescita a partire dalla seconda meta’ del 2001.
“I conti di Cisco – ha detto Benjamin Rogoff di Aberdeen Asset Management – riflettono il pessimo stato di salute dell’economia americana”.
Concorda Liam Dalton, direttore generale di Axiom Capital Management secondo cui “un’accelerazione degli utili societari nella seconda meta’ dell’anno e’ adesso nuovamente a rischio e Cisco potrebbe continuare a soggiogare i mercati”.
Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore fotografico, assicurazioni private sulla salute, grande distribuzione, tabacco e bevande.
In calo invece il settore delle infrastrutture per comunicazioni, chimico, petrolifero, sistemi informatici e auto.