Ancora una settimana negativa per Piazza Affari che nelle ultime cinque sedute vede il Mibtel scendere sotto quota 30.000 punti perdendo il 2,9%.
Peggio hanno fatto il Mib30 a -3,36% e il Numtel a -4,37%.
A deprimere il mercato, che comunque ha visto gli scambi risalire a circa 3 miliardi di euro al giorno, il calo del Nasdaq (circa il 6% nella settimana), la conseguente depressione dei mercati europei con il generale calo dei titoli telefonici, e il crollo dei titoli del gruppo di Colaninno dopo l’annuncio del piano di rifinanziamento.
Olivetti ha perso in una settimana l’8,65%,
Telecom il 7,78%, Tim l’8,66%.
E ora la domanda dei risparmiatori è se l’aumento di capitale di Olivetti a 2,6 euro che partirà il 16 febbraio, deprimerà ancor più il titolo rendendo poco interessante l’operazione.
Ma è stata una settimana negativa anche per gli editoriali.
Il titolo Seat ha perso il 12,67%, L’Espresso l’8,67%, Mediaset il 4,31%.
Hanno evitato una debacle peggiore del listino titoli come Eni, che ha guadagnato il 2,28% nelle cinque sedute.
E se il titolo petrolifero è stato aiutato nel superare quota 7 euro dagli accordi internazionali e alla partecipazione della gara per Elettrogen, l’esclusione da quest’ultima delle società municipalizzate ha penalizzato i rispettivi titoli.
Aem ha infatti perso il 7,14%, Acea l’8,20%.
Tra i titoli della vecchia economia reggono Fiat con un +1,71%.
Tra gli assicurativi guadagnano Generali con un +0,69% settimanale e Alleanza con un +2,22%.
Tra i bancari sempre bene Bnl a +2,31% e Unicredit a +0,78%. Gli unici del settore in positivo nel Mib30.
In ribasso anche Hdp (-1,54%), Alitalia (-6,44%) nei giorni del cambio del vertice e Pirelli (-3%) nonostante i buoni risultati annunciati.
Pesanti perdite nel Nuovo Mercato anche se tra i migliori cinque titoli della settimana c’e’ Vitaminic che ha guadagnato il 14,39%.
Tiscali invece ha perso il 7,96%.
Miglior titolo della settimana Smurfit Sisa (+20,32%), peggiore -dopo Seat– Gandalf che ha perso il 12,05%.