E’ morto lunedi’ scorso ad Atlanta, ma lo si e’ saputo solo oggi, Christopher Drogoul, protagonista dello scandalo finanziario in cui rimase coinvolta la Bnl.
Drogoul, che aveva 50 anni, era stato manager della filiale di Atlanta della banca italiana dal 1984 al 1989. Lo scandalo esplose nell’agosto 1989 quando emerse che la filiale della Bnl si era pesantemente indebitata per concedere crediti ad esportatori in Iraq. Negli Stati Uniti divenne un caso nazionale un anno dopo, quando l’Iraq invase il Kuwait e Saddam Hussein si rifiuto’ di tener fede ai suoi impegni finanziari internazionali.
Il Congresso Usa apri’ una indagine per stabilire le responsabilita’ e in particolare se le agevolazioni finanziarie avessero aiutato Saddam a rafforzare la sua macchina militare. Una inchiesta delle autorita’ federali americane giunse poi alla conclusione che i dirigenti italiani della Bnl non erano coinvolti nella frode, anche se per la Bnl l’intera vicenda provoco’ enormi danni in termini di immagine (oggi, con la morte del protagonista) viene scritto l’ultimo definitivo capitolo. Drogul fini’ per essere l’unico capro espiatorio di una vicenda molto complessa.