La borsa di Tokio ha chiuso sostanzialmente stabile, segnando un -0,2% per l’indice Nikkei che si è fermato a 12.861 punti.
Nonostante la caduta del Nasdaq alla vigilia, il mercato giapponese non è crollato: a sostenerlo è intervenuta una dichiarazione da parte del governo sulla possibilità che lo stesso governo acquisti azioni per sostenere i corsi del mercato, nel caso il Nikkei dovesse scendere sotto i 12.000 punti.
In ogni caso la situazione in America condizione anche l’estremo oriente, dove le aziende ad alta tecnologia sono molto sensibili e legate alla capacità di spesa dei consumatori USA.
A Hong Kong la sessione mattutina si è chiusa con un calo dell’1,91%.
Singapore ha accusato un ribasso dello 0,62%.