NEW YORK (WSI) – La Grecia mette ko i mercati globali, e fa vacillare anche Wall Street. Alla fine della giornata di contrattazioni, il Dow Jones ha ceduto ben -350,33 punti (-1,95%), a 17.596,35 punti; S&P -43,85 (-2,09%), a 2.057,64. Nasdaq -122,04 (-2,40%), a 4.958,47 punti.
Il Dow Jones ora è in perdita nel 2015, così come lo S&P 500 ha azzerato tutti i guadagni dell’anno.
A New York, il comparto bancario è stato tra i più penalizzati. Fra i peggiori c’è JP Morgan, Citigroup e Goldman Sachs.
Tra l’altro ora, come fanno notare ironicamente alcuni giornalisti, anche gli Stati Uniti hanno la loro “Grecia”: si tratta di Portorico, che ha detto di non riuscire a pagare i propri debiti e che potrebbe, con la sua crisi, provocare forti tensioni sul mercato dei bond municipali Usa. A tal proposito, Fitch ha rivisto al ribasso il rating su Portorico da B a CC, con rating sotto osservazione, con implicazioni negative.
Massima avversione al rischio, gli investitori puntano sugli asset considerati più sicuri, come bond Usa, Bund e bond Uk. In quest’ultimo caso gli acquisti portano i tassi decennali a scivolare fino al 2,03%; il rally dei Bund è accompagnato dal tonfo dei rendimenti allo 0,80% circa. Riguardo ai Treasuries, questi segnano il rialzo maggiore dal 2013.
In particolare, stando ai dati diffusi da Bloomberg Bond Trader, il rally dei Treasuries porta i rendimenti decennali a scivolare di 14 punti base, al 2,33%, dopo il rialzo di 22 punti base della scorsa settimana, che aveva portato i tassi al 2,49%, lo scorso venerdì.
Le scommesse ribassiste nette sui Treasuries a 10 anni da parte degli hedge fund e di altri speculatori sono scese piĂą della metĂ nella settimana terminata il 23 giugno, a 46.736 contratti, il che significa che i fondi potrebbero tornare a puntare su tali asset.
Dal fronte macro, le compravendite di case sono tornate sotto i picchi del 2006. Nel mese di maggio quinto rialzo consecutivo, con l’indice della National Association of Realtors che è aumentato dello 0,9% rispetto ad aprile attestandosi a 112,6 punti.
Sui mercati asiatici, lo Shanghai Composite Index crolla fino a -7,6%, nonostante l’intervento della People’s Bank of China, che ha tagliato i tassi di interesse.
Euro colpito dagli smobilizzi, cede fino a $1,1022, con le oscillazioni di valore attese che balzano al tasso piĂą alto dal 2008. La moneta unica recupera comunque terreno e al momento cede -0,38% a $1,1125. Dollaro/yen -0,76% a JPY 122,91.
Futures sul petrolio -2,08% a $58,39 al barile, Brent -2,24% a $61,84 il barile, oro +0,07% a $1.176,34, argento +0,04% a $15,81.
(Lna-DaC)