ROMA (WSI) – Basta al governo Renzi. Lo dice il patron della Tod’s Diego della Valle, affermando che l’esperienza del governo Renzi “è arrivata un po’ alla fine”. L’imprenditore auspica anche una presa di posizione da parte del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.
Parlando in occasione del Milano Fashion Global Summit, della Valle ha affermato che la soluzione “deve arrivare dal presidente della Repubblica, che deve prendere atto. Non si può andare a votare ora perché ci sono troppe emergenze ma non si può continuare ad andare avanti con un governo che non può fare le cose per mille motivi”.
“Rivediamo i riti della vecchia politica: si sono tutti ingabbiati tra di loro. Tutti vivono con sotterfugi, piccoli ricatti. Non era quello che ci aspettavamo” dal momento, ricorda, che “a suo tempo avevo detto a Matteo: ‘stai attento che se non si arriva molto preparati si corre il rischio di finire come tutto quello che abbiamo visto precedentemente'”.
Di fatto, “il presidente della Repubblica dovrebbe prendere atto che c’è un governo che non è stato votato dal popolo ma è stato messo lì da un precedente presidente della Repubblica e che oggi è in assoluto affanno: non riesce per mille motivi a fare le cose che aveva promesso”.
Secondo Della Valle a questo punto “ci vuole un governo di persone che sappiano fare le cose essenziali che servono e che ci porti al 2018, quando andremo finalmente a votare per le persone che ci scegliamo. Altrimenti ci prendiamo in giro tra di noi e facciamo il gioco di politici che oggi vorrebbero far passare in camera caritatis il fatto che gli italiani qualche giorno fa li hanno votati molto poco e che qualcuno è stato votato pochissimo e c’è quindi da parte del popolo la necessità di vedere qualcuno che possa risolverci i problemi”.
L’imprenditore si riferisce anche all’astensione impressionante che ha caratterizzato le ultime elezioni. Si tratta a suo avviso di un “segnale gravissimo”.
“Gli italiani hanno bisogno di fatti, basta parole o tournée televisive. C’è bisogno di gente competente, con dei curriculum, non di mettere in certi posti gli amici degli amici”.