ROMA (WSI) – Spiragli positivi per il mercato del lavoro in Italia. Nel maggio di quest’anno, il numero di attivazioni di nuovi contratti di lavoro è salito a 934.258, mentre le cessazioni di rapporti di lavoro sono state 749.551: il saldo positivo è, quindi, di 184.707 contratti.
Inoltre, le trasformazioni di rapporti di lavoro a tempo determinato in rapporti a tempo indeterminato sono state 30.325, con una crescita +43,2% su base annua, rispetto a 21.184 dello stesso periodo dell’anno scorso. I numeri sono stati resi noti dal ministero del Lavoro e riguardano le attivazioni e cessazioni di contratti, sui settori del lavoro domestico e della pubblica amministrazione.
Riguardo alle attivazioni, 179.643 (circa il 19%), sono contratti a tempo indeterminato, 643.032 sono contratti a tempo determinato, 19.728 sono contratti di apprendistato, 36.376 sono collaborazioni e 55.479 sono le forme di lavoro classificate nella voce “Altro”.
Quanto alle cessazioni, 179.372 (circa il 24%) sono relative a contratti a tempo indeterminato, 458.220 a contratti a tempo determinato, 13.230 sono contratti di apprendistato, 46.570 sono collaborazioni e 52.159 sono le forme di lavoro classificate nella voce “Altro”.
Mettendo a paragone attivazioni con cessazioni, si nota che non c’è nulla per cui brindare. Il saldo per la tipologia stabile è infatti quasi zero. (considerando le attivazioni dei contratti a tempo indeterminato, pari a 179.643 unità, e le cessazioni sempre di contratti a tempi indeterminato, pari a 179.372).
Non solo, dai numeri si evince che su base annua le cessazioni di tempi indeterminati sono salite (erano 151mila ad aprile).
Per spiegare la crescita complessiva dei contratti attivati nello scorso maggio bisogna guardare allora al tempo determinato, con 643mila attivazioni (erano 632mila nel maggio 2014), e 458.00 cessazioni, per un saldo positivo di 185mila nuovi contratti.
Ad alimentare l’ottimismo sul mercato del lavoro arrivano anche i dati Inps sui contratti di lavoro a tempo indeterminato. Nei primi cinque mesi del 2015 le nuove assunzioni a tempo indeterminato stipulate in Italia sono state 760.059, il 25,1% in più rispetto all’analogo periodo del 2014. In aumento anche i contratti a termine (+51.270) mentre diminuiscono le assunzioni in apprendistato (-19.021). La variazione netta tra i nuovi rapporti di lavoro e le cessazioni, pari rispettivamente a 2.351.183 e 1.835.097, è di 516.086 nel periodo gennaio – maggio 2015; nello stesso periodo dell’anno precedente è invece stata di 233.702.
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