BRUXELLES (WSI) – L’Eurozona ancora si deve riprendere dal trauma della crisi finanziaria. Il calo dell’euro non è servito a nulla.
La ripresa dell’area euro è ancora tremendamente timida. La produzione industriale ha accusato una contrazione in maggio. L’ultima volta che l’attività è salita eravamo in febbraio.
Grecia e creditori faranno ancora fatica a mantenere Atene nel blocco a 19.
Allo stesso tempo ci sono segnali che il programma di Quantitative Easing della Bce stia incominciando a raggiungere anche l’economia reale.
Nel secondo trimestre le banche dell’area euro hanno infatti indulcorato i requisiti chiesti alle imprese per concedere prestiti e la domanda per il credito aziendale è salita in “maniera significativa”.
La produzione di fabbriche, miniere e utility è calata dello 0,4% rispetto ad aprile, ma è stata dell’1,6% superiore ai livelli del 2014. In marzo i dati erano calati, mentre in aprile erano rimasti invariati.
I livelli restano be sotto quelli di febbraio e quelli registrati prima dello scoppio della crisi finanziaria nel 2008.
(DaC)