MILANO (WSI) – Piazza Affari chiude la seduta in buon rialzo in un clima di generale distensione dopo che nella notte il parlamento greco ha approvato il primo pacchetto di riforme chiesto dai creditori internazionali in cambio del nuovo piano di bailuot.
Il sì di Atene ha permesso oggi di sbloccato la liquidità d’emergenza fornita dalla Bce alle banche elleniche e la preparazione di un prestito ponte europeo da 7 miliardi di euro.
L’indice Ftse Mib ha guadagnato nel finale l’1,67% a 23.783 punti. Bene il resto d’Europa: Francoforte +1,5%, Londra + 0,6%. Sul fronte dei cambi, l’euro si è indebolito a 1,0893 dollari (1,0957 ieri), sempre sull’onda delle dichiarazioni della vigilia di Janet Yellen, numero uno della Federal Reserve, che ha confermato un possibile rialzo dei tassi Usa entro la fine dell’anno. La divisa vale inoltre 135,24 yen (135,8), mentre il biglietto verde si attesta a 124,09 yen (123,91). Il petrolio Wti recupera dello 0,21% a 51,28 dollari al barile.
Il mercato torna così a ragionare su singole storie e prepararsi alla stagione delle trimestrali che sta per iniziare. Secondo un broker, il secondo trimestre potrebbe risultare peggiore del primo soprattutto per il settore energetico e per l’asset management, mentre un buona redditività è attesa per banche, assicurazioni, consumer e telecom.
Buone notizie sul fronte dei conti aziendali arrivano intanto dagli Usa, dando ulteriore slancio ai mercati.
Il presidente della Bce, Mario Draghi, ha confermato oggi come la questione della Grecia e la recente volatilità dei mercati finanziari non abbiano “modificato lo scenario di ripresa dell’area euro”. Il piano di allentamento monetario straordinario QE verrà in ogni caso implementato nella sua interezza e la Grecia otterrà un nuovo sostegno finanziario, che le permetterà di ripianare i suoi debiti con Fmi e Bce. Allo stesso tempo il debito va alleggerito, perché non è più sostenibile.
A Piazza Affari sono andate bene le azioni delle banche. Sono inoltre state gettonate le Fca (+2,7%), festeggiando gli ottimi dati sulle vendite realizzate a giugno in Europa e balzate del 18,1% rispetto all’anno prima. Sono andate bene anche le Atlantia (+3,5%) e le Autogrill (+4,4%), oltre che le Telecom (+3,6%) e le Mediaset (+3,25%). Quest’ultime sostenute da un giudizio favorevole di Credit Suisse.
Il Dax è alla sesta seduta di guadagni di fila. Intanto la moneta unica ha bucato 1,10 dollari. In pratica gli investitori vanno lunghi su Borsa e bond, speculando al ribasso sull’euro. Gli analisti lo chiamano il “trade Bce”. Yasuaki Amatatsu, senior analyst dei mercati mondiali presso Bank of Tokyo-Mitsubishi UFJ osserva che una volta che spariranno i timori sul fronte politico e sull’instabilità finanziaria, i listini azionari dell’area euro verranno comprati e i rendimenti dei titoli di Stato scenderanno.
I mercati sono positivi in tutto il mondo dopo il si del parlamento greco alle quattro riforme chieste dai creditori come precondizione per poi concedere un piano di salvataggio da 82-86 miliardi. L’Eurogruppo ha fatto sapere che Atene riceverà aiuti per tre anni.
Le prospettive di un rimpasto di governo e di elezioni anticipate a settembre dopo la spaccatura interna al partito Syriza piacciono al mercato, che scommette sul via libera al prestito ponte e successivamente al terzo pacchetto di salvataggio da parte dei creditori
Gli investitori sono tuttavia nervosi per il futuro del sistema bancario ellenico. Senza fondi della Bce, le banche greche rimangono ancora chiuse.
In ambito di reddito fisso, i rendimenti di Italia, Spagna e Portogallo sono scesi dopo il voto greco, con gli investitori che mostrano un certo ottimismo per il futuro della nazione fortemente indebitata. I tassi sono calati di circa 4 punti base ai minimi di sei settimane. Il rendimento decennale sul Btp si attesta al 2,02% al momento.
A livello settoriale bene il settore auto che in Europa guadagna l’1,53% (indice di riferimento EuroStoxx 600 Autos) dopo i dati sulle immatricolazioni che hanno mostrato una crescita a doppia cifra in giugno.
In Asia, bene la Borsa di Tokyo (+0,67%). Altalenanti invece i panieri azionari cinesi. Dopo un’apertura in ribasso di anche il 3%, nel corso della seduta hanno ripreso forza. Shenzen fa +1,34%, Shanghai +0,46% e Hong Kong +0,28%. Il 25% dei titoli quotati è ancora sospeso dalle contrattazioni.
Sul valutario, cala l’euro dopo l’intervento di Janet Yellen che ha parlato di una stretta monetaria entro fine anno. La moneta unica cede lo 0,32% sulla sterlina a 0,6975, avvicinandosi ai minimi di otto anni. L’euro perde lo 0,61% a 1,0883 dollari ed è in lieve flessione sul franco svizzero a 1,0415.
Tra le materie prime, i futures sul greggio recuperano quasi l’1% sul Wti dopo il calo del 3% di ieri. I contratti fanno +0,88% a quota $51,86 il barile. Il Brent guadagna l’1,48% a 57,78 dollari al barile. L’oro fa -0,39% a 1.144,95 dollari l’oncia.
(DaC-mt)