TOKYO (WSI) – Uno scandalo in stile Parmalat sta sconvolgendo il Giappone. Da un’inchiesta è venuto alla luce che i vertici di Toshiba cospiravano contro il gruppo stesso e i suoi azionisti.
I manager si sono dimessi dopo che sono emersi i dettagli circa un piano segreto condiviso per truccare i bilanci dilazionando la contabilizzazione di perdite.
Appena lo scandalo è scoppiato l’amministratore delegato del gruppo giapponese Hisao Tanaka ha dovuto rassegnare le dimissioni. Ben 12 miliardi di profitti sono ora da rivedere.
Tanaka è ritenuto uno dei principali responsabili delle irregolarità nella presentazione dei risultati fiscali. Ma non è certo il solo ad aver agito. Due dei suoi predecessori, Norio Sasaki, oggi vicepresidente, e Atsutoshi Nishida, consigliere speciale, hanno deciso di licenziarsi, così come altri cinque membri del CdA.
A fare emergere i dettagli della truffa è stata una commissione di inchiesta indipendente. Le conclusioni dell’indagine verranno presto rese note al pubblico e si preannunciano esplosive.
Pare che per diversi anni il gruppo specializzato in elettronica al consumo e reattori nucleari abbia presentato consapevolmente bilanci irregolari. Gli ultimi tre amministratori delegati erano d’accordo per esercitare pressione sulle varie divisioni aziendali in modo che il gruppo ottenesse risultati positivi a tutti i costi.
(DaC)