NEW YORK (WSI) – Il gruppo di Cupertino, che ha da tempo abituato gli analisti a risultati sopra le attese, ha deluso il mercato questa volta. O meglio, a deludere sono state le vendite degli iPhone, che sonos tate pari a 47,5 milioni di unità acquistate inel periodo terminato in giugno, sotto le 48,8 milioni previste dagli analisti.
I profitti sono invece stati migliori delle stime per il nono trimestre consecutivo. Ricavi generati in Cina, Hong Kong e Taiwan più che raddoppiati in un anno. Performance dell’iWatch oltre le stime del gruppo, anche se dopo il successo iniziale a giudicare dai numeri si può parlare di flop.
Tutto questo non è bastato agli investitori, che ieri dopo la chiusura di Wall Street hanno digerito così male la trimestrale di Apple da aver fatto precipitare il titolo di quasi il 7% nell’after-hours, per una perdita di 66 miliardi di capitalizzazione. A deludere sono state le vendite di iPhone, per quanto in rialzo. Gli investitori non sono più così convinti che l’azienda informatica possa continuare a produrre dispositivi di successo.
Intanto Microsoft ha archiviato lo stesso trimestre con un rosso record da 3,2 miliardi di dollari. Quella del quarto trimestre fiscale del gruppo di software è la più grande perdita della sua storia.
A pesare sul colosso di Redmond è il costante rallentamento del mercato dei pc e la svalutazione delle attività mobile acquisite da Nokia l’anno scorso. Il gruppo fondato da Bill Gates ha registrato perdite per 3,2 miliardi, o 40 centesimi ad azione, contro profitti per 4,61 miliardi, o 55 centesimi ad azione, dello stesso periodo del 2014. Escludendo la svalutazione di Nokia, i costi di ristrutturazione e altre voci gli utili per azione sono stati di 62 centesimi da 56 centesimi del 2014, mentre il consensus era fissato a 56 centesimi.
Nel periodo concluso il 30 giugno scorso i ricavi sono scesi a 22,18 miliardi di dollari da 23,38 miliardi dello stesso periodo dell’anno precedente. Escludendo la fluttuazione della moneta, i ricavi sono scesi del 2%. Gli analisti si attendevano invece un giro di affari di 22,03 miliardi.
All’inizio del mese Microsoft aveva annunciato che l’acquisto di Nokia, costato al gruppo 7,2 miliardi, aveva subito una svalutazione pari a 7,5 miliardi di dollari. In quell’occasione aveva anche messo in campo una riduzione della forza lavoro a livello globale del 6%, pari a 7.800 posti soprattutto nella divisione mobile. Evidentemente i tagli non sono bastati.
Nel secondo trimestre del 2015, Apple ha messo a segno utili pari a 10,7 miliardi di dollari, in rialzo del 38% rispetto ai 7,74 miliardi dello stesso periodo dell’anno prima. I profitti per azione sono passati a 1,85 dollari superando il consensus pari a 1,81 dollari. I ricavi sono arrivati a 49,61 miliardi, un +33% sui 12 mesi prima e oltre le attese degli analisti pari a 49,43 miliardi.
In termini di prodotti, gli iPhone venduti sono stati 47,53 milioni in quello che per il gruppo di Cupertino (California) è il terzo trimestre fiscale. Il dato è in rialzo del 35% rispetto a 12 mesi prima, ma sotto le previsioni per 49,4 milioni di unità. Gli iPhone restano comunque la principale fonte di ricavi di gruppo, avendone generati 31,368 miliardi, un +59% rispetto a un anno prima anche se in calo del 22% sul trimestre precedente.
(DaC)