MILANO (WSI) – Dietrofront per la borsa di Milano, con il Ftse Mib che nel finale scende -0,34% a quota 23.248. Oggi è il giorno in cui il Fomc – il braccio di politica monetaria della Fed – contestualmente alla decisione sui tassi (che dovrebbero rimanere invariati), illustrerà quelle che potrebbero essere le prossime mosse di politica monetaria degli Usa. Le probabilità sono di un primo intervento a settembre, che darebbe il via al primo rialzo dei tassi dal 2006.
Tra i titoli scambiati sul Ftse Mib, balzo di Buzzi Unicem, +6,17%, che beneficia della fibrillazione sul mercato delle società attive nel settore del cemento e costruzioni dopo l’accordo con cui la famiglia Pesenti ha ceduto la quota di controllo in Italcementi (+48%) ai tedeschi Heidelberg. La transazione ha un valore di 1,67 miliardi di euro, ed è a premio del 70%.
Saipem (-3,4%) ha reso noto un bilancio in perdita di quasi 1 miliardo di euro, causa l’impatto di svalutazioni. Il titolo è sceso fino a quasi del 9% e al momento è sotto pressione con un calo -2%.
FCA -1,6%. Molto male anche Cnh Industrial, che accoglie i risultati trimestrali con una flessione superiore a -4,13%.
Azionario cinese sempre sotto i riflettori. Oggi lo Shanghai Composite rimbalza, e segna un incremento +3,43% dopo le forti perdite delle ultime settimane. Pechino continua a sostenere il mercato azionario, con la Commissione di borsa che ha reso noto che il governo aumenterà gli acquisti di azioni, al fine di sostenere i mercati, mentre la banca centrale ha iniettato nuova liquidità sui mercati monetari, lasciando intendere di essere pronta a ulteriori manovre di allentamento di politica monetaria. Non solo: la Cina continua a indagare sugli episodi che stanno portando allo smobilizzo dei suoi mercati.
Tokyo negativa, dopo aver testato un massimo intraday di 20.425 punti. Ha pesato il crollo di Fanuc -12% dopo che il produttore di robot industriali ha rivisto al ribasso le attese sugli utili del 2015. Dal fronte macro, rese note le vendite al dettaglio, che sono salite a un tasso annuo dello 0,9% a giugno, al di sopra delle stime, ma comunque in considerevole rallentamento rispetto al +3% di maggio.
Su altri mercati, Hong Kong +0,44%, Sidney +0,71%, Seoul -0,07%.
Sul valutario, l’euro +0,05% a $1,1066. La moneta unica vale anche 136,45 yen, mentre il rapporto dollaro/yen è a 123,57(+0,01%). Euro/franco svizzero piatto a CHF 1,0645, euro/yen +0,07% a JPY 136,74. Euro/sterlina -0,10% a GBP 0,7077.
Tra le materie prime, i futures sul petrolio in forte crescita, +2,25% a $49 al barile. Brent +0,58% a $53,61. Oro -0,34% a $1.093. Argento +0,19% a $14,67 (Lna-mt)