NEW YORK (WSI) – Il Parlamento europeo l’ha approvato, senza che se ne conosca il contenuto. Si tratta di un trattato di libero scambio che non è del tutto un trattato di libero scambio. Ed è estramemente controverso, perché insieme agli altri trattati internazionali Tisa e TPP, è stato pensato dagli Stati Uniti per rafforzare il loro predominio, indebolendo al contempo l’influenza dei paesi emergenti.
Il TTIP viene criticato da molte organizzazioni non governative, perché secondo loro finirà per favorire le multinazionali in un mondo sempre più globalizzato, penalizzando invece i singoli consumatori e governi locali.
Secondo i politici favorevoli all’accordo tra Stati Uniti ed Europa, con l’attuazione del trattato – che dopo il si europeo, anche se ad alcune condizioni, sembra sempre più vicina – diventerà uno dei leader nel mondo sul piano geopolitico e non solo economico.
Washington è convinta che per il successo dei colloqui per l’attuazione del TTIP, l’intesa deve riguardare l’istituzione di un tribunale di arbitraggio tra stati e investitori. Ma le autorità europee hanno fatto resistenza, per paura che le multinazionali, in particolare quelle americane, abbiano in futuro la meglio sulle legislazioni dei governi.
Ora Wikileaks vuole spezzare il muro di silenzio sul trattato discusso a porte chiuse. Come? Offrendo 100 mila euro di “ricompensa” a chi svelerà al gruppo indipendente fondato da Julian Assange il contenuto delle carte del TTIP, il “segreto più ricercato d’Europa”, secondo le parole di Wikileaks.
I soldi sono stati reperiti con il sistema del ‘crowdfunding’, una specie di colletta online, e la proposta ha già ricevuto il sostegno di politici e intellettuali, tra cui l’ex ministro delle Finanze greco Yanis Varoufakis, il filosofo Evgeny Morozov, il giornalista del Datagate Glenn Greenwald e la stilista Vivienne Westwood.
È un accordo di importanza capitale, enorme: con il documento gli Stati Uniti vogliono creare un nuovo blocco gigantesco, dettando le regole commerciali che assicurino d’ora in avanti il predominio delle proprie società, business e attività.
Già a inizio giugno Wikileaks aveva fornito delle anticipazioni scottanti sul testo segreto di un altro accordo, il TISA, ovvero Trade In Services Agreement, un accordo di liberalizzazione dei mercati che coinvolge Stati Uniti, Ue e altri 23 paesi mondiali – tra cui Israele, Pakistan e Turchia – per un totale di 52 nazioni.
I documenti che regoleranno diversi ambiti nel mercato di servizi fondamentali, come trasporti, commercio, sanità avrebbero dovuto rimanere nascosti per cinque anni. Wikileaks ha anche rivelato il contenuto di quattro capitoli del TPP, che riguarda dodici paesi tra Usa, Sudamerica e Sudest asiatico.
Il TTIP rimane invece un grande mistero. Quando i negoziati saranno conclusi, il trattato coprirà metà del Pil mondiale. Anche se riguarderà ogni singolo stato membro dell’Unione Europea, i deputati del parlamento europeo sono all’oscuro di molti dettagli.
Vengono sottoposti ad alcune restrizioni inspiegabili. Per esempio non possono accedere all’intero testo dei colloqui e non hanno modo di consultare i suoi documenti chiave, come avverte Wikileaks in un video che si può consultare qui sotto.
(DaC)