ROMA (WSI) – L’appetito dei consumatori per l’oro è crollato al minimo in sei anni, lo scorso trimestre, sulla scia delle minori richieste arrivate dalla Cina e dall’India, i principali mercati che acquistano il metallo prezioso. I consumatori del paese, spiega Bloomberg, hanno frenato le spese, causa il calo dei redditi provocato dalla volatilità dei mercati azionari ma anche dai raccolti deboli.
Il risultato è che, stando ai dati resi noti dal World Gold Council, la domanda di oro relativa al secondo trimestre è scivolata del 12% su base annua, a 914,9 tonnellate. In Cina la domanda è calata del 3%, mentre in India di un quarto.
“Cina e India sono player molto, molto importanti nel mercato globale dell’oro – ha commentato Alistar Hewitt, dirigente della divisione di intelligence sui mercati a Londra, sede del World Gold Council.
Le quotazioni dell’oro sono scese quest’anno del 5,1% e si avviano a chiudere il 2015 riportando il terzo calo consecutivo su base annua, soffrendo la fase ribassista più forte dal 2000. Gli investitori hanno inoltre ridotto le loro posizioni negli ETF relativi in ogni mese a partire da maggio, con le partecipazioni che si attestano anche in questo caso al minimo in sei anni.
L’organizzazione ha precisato che la domanda globale di gioielli è scesa del 14% su base annua – sempre nel secondo trimestre – a 513,5 tonnellate, mentre la domanda di investimenti è calata -11% a 178,5 tonnellate.
Hewitt ha sottolineato che le banche centrali rimangono acquirenti netti, avendo incrementato i loro acquisti nel secondo trimestre dell’11% rispetto al trimestre precedente, a 137,4 tonnellate. Si tratta del 18esimo trimestre consecutivo di acquisti.
Alle ore 11.15 ora italiana, i prezzi dell’oro scambiati sul Comex scendono -0,54% a $1.117,50. (Lna)