ROMA (WSI) – In Eurozona le ultime cifre sull’attività del secondario e terziario fanno pensare a un’espansione in agosto, seppure moderata. Si amplia, tuttavia, il gap tra paesi virtuosi e meno: delude la Francia, bene la Germania.
La stima flash sull’indice PMI composito del blocco a 19, il dato più importante per sapere come si stanno comportando le principali economie della regione, indica un incremento a 54,1 da 53,9 punti.
Sono i numeri pubblicati da Markit, che si sono rivelati migliori delle attese che erano per 53,8 punti. Si tratta del ventiseiesimo mese consecutivo di crescita, al ritmo più veloce degli ultimi quattro anni.
Sono state pubblicate le stime flash anche di Germania (Pmi salito a 54) e Francia (calato dello 0,2 a quota 51,3). Per gli altri paesi che usano la moneta unica bisognerà aspettare settembre.
Sia il manifatturiero sia il terziario hanno contribuito positivamente alla crescita, registrando entrambi tassi accelerati di espansione. Le aziende di ambedue i settori hanno segnalato che le attività sono aumentate grazie all’accresciuto afflusso di nuovi ordini, compreso il più forte incremento delle commesse industriali provenienti dall’estero.
L’indice PMI manifatturiero resta a 52,4 punti, come nel mese precedente, superando il consensus di 52,2, mentre quello dei servizi registra un incremento a 54,3 dai 54 punti di luglio e delle stime del mercato.
Commentando i risultati flash dei dati PMI, Rob Dobson, Senior Economist presso Markit ha sottolineato che per l’Eurozona è “uno dei suoi migliori periodi di crescita sia economica che occupazionale degli ultimi quattro anni. La crescita del PIL nel terzo trimestre si sta finora avvicinando allo 0,4%, leggermente al di sopra dello 0,3% del secondo trimestre. Questo evidenzia la capacità di recupero dell’economia nonostante le vicissitudini dell’ultimo mese legate alla crisi del debito pubblico greco e le continue negoziazioni per definire tutti i dettagli del terzo salvataggio”.
(DaC)