NEW YORK (WSI) – Il mercato del credito sta per gonfiarsi a dismisura, con le imprese che emetteranno 20 miliardi miliardi di debito nei prossimi 4 anni. A quel punto, al termine di questa espansione “sensazionale”, rileva Standard & Poor’s, la bolla potrebbe saltare in aria.
Nell’ultimo rapporto redatto dall’agenzia di rating emergono due criticità, in particolare. La prima è la scarsissima qualità e la forte crescita del debito cinese, l’altra riguarda la veloce espansione della leva finanziaria negli Stati Uniti, che ha superato i livelli antecedenti la crisi del 2008.
Secondo la società di rating, tra il 2015 e il 2019, il mercato del credito avrà una espansione “sensazionale”, laddove le imprese avranno bisogno di rifinanziare 37 mila miliardi di dollari di debiti in scadenza ed emetteranno ulteriori 20 mila miliardi di dollari di nuove emissioni di obbligazioni.
Per il 2019, il montante complessivo debitorio delle corporate, a livello mondiale, si attesterà a 71 mila miliardi dollari, dei quali il 40% graveranno sui bilanci delle società cinesi. Quindi, secondo Standard&Poor’s, l’espansione del credito in Cina è destinata a rimanere un elemento di rischio nei prossimi anni.
È una brutta gatta da pelare per la Bce, le cui misure espansive straordinarie dovrebbero continuare almeno fino a settembre 2016. Questo, secondo S&P, farà emergere “grossi problemi di instabilità finanziaria per l’intero sistema”.
Dal 2008 le banche centrali hanno spinto a più riprese sul credito per salvaguardare il sistema finanziario e per non far innervosire i mercati, ma questo ha portato a degli squilibri che devono essere riassorbiti e che potrebbero provocare un’altra crisi finanziaria, più violenta delle precedenti.