NEW YORK (WSI) – Stare alla larga dalle materie prime e dal settore energetico, mentre conviene tornare a investire nei comparti di auto e lusso. Sono le indicazioni principali fornite dagli analisti di JP Morgan Cazenove sull’azionario europeo.
In agosto i listini del continente hanno perso più di mille miliardi di dollari finora e si apprestano a chiudere il mese con i ribassi più accentuati dal 2008, periodo corrispondente all’apice della crisi subprime.
In un periodo molto difficile per chi investe, contrassegnato da una pioggia di vendite e volumi bassi in Europa, ancora non si capisce se la fase ribassista si protrarrà in autunno. Ma a livello settoriale le mosse da fare sono evidenti.
Il consiglio d’obbligo per proteggere i risparmi in questa crisi di agosto – apertasi per paura di un ‘hard landing’ (atterraggio doloroso) dell’economia cinese, che è cresciuta tanto negli ultimi anni – è di non comprare titoli legati alle commodities e all’energia. Due dei settori che dipendono maggiormente dalla domanda proveniente dalla seconda economia al mondo.
È invece giunto il momento di tornare a scommettere sull’industria automobilistica e quella del lusso. La prima è stato punita troppo dai ribassisti di recente, mentre la seconda conserva multipli attraenti.
JP Morgan, poi, è convinta che Pechino non imporrà ulteriori svalutazioni significative dello yuan: in parte perché non farebbe che ritardare la stretta monetaria della Fed, in parte perché i segnali non sembrerebbero suggerire una frenata dell’economia cinese così drastica. Infine, perché l’ammontare del debito denominato in dollari dei grossi gruppi cinesi è tale che un suo innalzamento avrebbe serie ripercussioni sulla tenuta finanziaria di tali aziende.
Secondo gli analisti è probabile che lo yuan venga svalutato di un altro 6% entro fine 2016, un intervento che sarebbe comunque “digeribile” dai mercati azionari.
(DaC)