Prodi: per uscire dalla crisi la Cina va inserita nel sistema finanziario mondiale
ROMA (WSI) – Per uscire veramente da questa crisi globale, che vede Usa ed Europa crescere a rilento e i Brics in frenata, la Cina deve essere inserita in un sistema finanziario ed economico mondiale.
Lo sostiene Romano Prodi, secondo cui, tuttavia, non esistono i presupposti geopolitici perché questo avvenga.
“Date le tensioni politiche che montano ogni giorno vedo molto difficile questo percorso perché questi grandi accordi internazionali si riescono ad attuare o quando domina un solo Paese (come nel caso di Bretton Woods) o quando si riesce a creare una minima armonia fra i Paesi dominanti. Oggi non vedo nessuna di queste due condizioni”, ha detto l’ex premier in un’opinione pubblicata sul Sole 24 Ore.
Perché ciò avvenga lo devono volere Stati Uniti, Germania e Cina stessa, secondo Prodi, che si augura che in futuro qualcosa si muova in questo senso.
Mentre i cali di Borsa sono da ritenere fisiologici, c’è da temere molto per il rallentamento dei mercati in via di Sviluppo, India esclusa, e in particolare della potenza economica seconda al mondo.
“Il vero pericolo – secondo uno dei padri fondatori dell’euro – è che la crisi cinese, che è insieme crisi della sua economia reale e della sua finanza, non infetti tutta l’economia mondiale che è già debole di per sé stessa”.
Per ora non rimane che accontentarsi della politica di Quantitative easing alla cinese, fatta di iniezioni di liquidità, riduzione dei tassi di interesse e flessibilità massima degli strumenti monetari a disposizione.
Fonte: Il Sole 24 Ore
(DaC)