NEW YORK (WSI) – L’economia britannica è alimentata dal mercato immobiliare, che continua a viaggiare su livelli da bolla. Una bolla che è stata alimentata dal governo della Tatcher e che è ancora in piedi. Tutto questo mentre gli analisti di Commerzbank avvertono che Londra, la capitale finanziaria mondiale dopo New York, rischia di cedere il suo trono, qualora dovesse decidere di uscire dall’Unione europea.
“La rapida crescita dei centri finanziari in Asia e in Medio Oriente sarebbero ben posizionati per trarre vantaggio da questa situazione “, ha detto l’economista londinese Peter Dixon nella nota pubblicata ieri “Un vantaggio che l’industria dei servizi finanziari gode al momento è quello del libero accesso a un mercato di 500 milioni di persone; operare al di fuori dell’UE eliminerebbe questo beneficio in cambio di guadagni molto molto incerti”.
Ma torniano alla bolla immobiliare. Secondo Mark Kaiser, ex broker, oggi gionalista televisivo di Russia Today, che in un articolo pubblicato oggi su Big Issue.com, rileva come la situazione rilevata nel mattone britannico sia arrivata a livelli insostenibili. “Non si può creare un’economia fondata su una bolla. I prezzi delle case sono a livello di bolla ed è il motivo che continua a tenere il partito conservatore al Governo. La Tatcher ha iniziato questo processo che continua ad essere tenuto in piedi grazie ad un livello di tassi che si muovono ai minimi da 300 anni. Se questi ultimi dovessero aumentare di una media del 7%, oltre il 90 per cento di tutti i beni acquistati negli ultimi 10 anni finirebbero per avere un valore inferiore a quello dell’acquisto. (mt)