ROMA (WSI) – Nel mese di luglio la produzione industriale tedesca è salita +0,7% dopo essere scesa +0,9% a giugno. E’ quanto risulta dai dati resi noti oggi a Berlino dal ministero delle Finanze. L’indicatore è di per sé volatile e va confrontato con le stime degli analisti, che si aspettavano in media una crescita +1,1%.
Detto questo, come scrive un articolo di Bloomberg, le aziende manifatturiere della Germania continuano a beneficiare dell’aumento della domanda interna, nonostante la zavorra Cina sulla crescita economica globale, in evidente indebolimento; tanto che la Bundesbank prevede che la performance economica del paese sarà “piuttosto robusta”, anche grazie all’occupazione record che sostiene i consumi.
“La Germania sta andando con tutti i motori possibili, a parte quello della domanda esterna che proviene dai mercati emergenti – ha commentato in un’intervista a Bloomberg David Milleker, responsabile economista presso Union Investment Privatfonds GmcH – (E’ una ripresa) solida, ma non euforica perchè esiste quel freno”.
L’aumento della produzione industriale è stato sostenuto dal comparto edilizio, con una produzione +3,2% su base mensile; la produzione di beni di investimento è salita +2,8%, quella energetica +1,9%, quella manifatturiera +0,3%. E’ scesa invece la produzione di beni di consumi -3,7% e di beni intermedi -0,8%. (Lna)