Economia

Isteria Cina, banca centrale svaluta yuan a ritmo più forte in un mese

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

ROMA (WSI) – La Cina torna a innervosire i mercati che, se fino a poco tempo fa erano ostaggio della Grecia e dei timori di uno scenario Grexit, ora sono totalmente dipendenti dalle dichiarazioni che arrivano da Pechino.

Contrastati gli annunci: da un lato, funzionari del governo cinese hanno affermato che la “Cina non ha bisogno di uno stimolo massiccio”. Dall’altro lato, la banca centrale del paese ha comunque deprezzato lo yuan al ritmo più forte in un mese, fissando il tasso di riferimento con il dollaro a 6,3772, con una svalutazione pari a -0,22%. Iniettata inoltre altra liquidità per 80 miliardi di yuan.

Contrastati sono stati anche i dati macroeconomici; l’indice dei prezzi al consumo è salito +2% ad agosto, su base annuale, al di sopra del +1,8% atteso e rispetto all’1,6% di luglio. Tuttavia, l’indice dei prezzi alla produzione ha segnato un tonfo -5,9%, calando per il 42esimo mese consecutivo.

“I prezzi alla produzione si riferiscono a quanto accade nell’economia reale, dal momento che incidono sul fatturato e sugli utili del settore corporate, che a loro volta influenzeranno gli investimenti e la crescita in generale – ha commentato in un’intervista a Cnbc Grace Ng, senior economista sulla Cina di JP Morgan – Dunque, sotto questa prospettiva, il fatto che il dato rimanga in territorio negativo, alimenta molte preoccupazioni”. (Lna)