ATENE (WSI) – Il partito che uscirà vincitore dalle prossime elezioni in Grecia sarà chiamato a portare a termine un compito ben poco invidiabile.
Il voto di domenica è quanto mai incerto. I due partiti in testa nei sondaggi, Syriza di Alexis Tsipras e Nuova Democrazia di Evangelos Meimarakis, non riusciebbero una maggioranza assoluta in parlamento se le intenzioni di voto saranno confermate dall’esito delle urne.
Le due forze politiche hanno visioni economiche completamente differenti. Comunque vada, chi governerà dovrà fare i conti con un sistema bancario da ricapitalizzare e un Pil in contazione dell’1,4% nel 2015 anche a causa dei controlli di capitale imposti all’apice della crisi del debito.
L’implementazione del terzo piano di aiuti in cinque anni, firmato da Tsipras il mese scorso prima che il partito di sinistra indicesse elezioni anticipate, inizierà in ottobre.
Il neo premier avrà il compito di salvare le banche a corto di liquidità, privatizzare diverse intere industrie e rimettere in sesto il bilancio di Stato carico di debiti. E dovrà farlo in un contesto economico anemico che continuerà a sentire il peso delle misure draconiane di austerity e dei controlli di capitale imposti a fine giugno.
Fonte: Bloomberg
(DaC)