Mercati

Cina: da una bolla all’altra. Grande Rotazione spaventa

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ROMA (WSI) – Se la bolla sull’azionario è esplosa, quella presente sull’obbligazionario continua a crescere. Si parla ancora una volta della Cina, e in particolare delle preoccupazioni sulle condizioni di salute di un mercato iperinflazionato, quello dei corporate bond.

Il panic selling (i.e. la pioggia di vendite) degli ultimi mesi in Borsa ha provocato una Grande Rotazione dai titoli azionari verso le obbligazioni emesse dalle aziende. Tanto che ora, per effetto di quegli acquisti, i rendimenti delle società considerate più rischiose oscillano intorno ai minimi. I valori bassi da record devono destare più di una preoccupazione.

In tutto questo, poi, non va dimenticata l’attività incessante della People’s Bank of China, la Banca centrale del paese, che ha appena aumentato il valore dello yuan per il quinto giorno consecutivo, portando il prezzo della moneta ai massimi degli ultimi due mesi. Un’altra indicazione chiara del fatto che la pentola a pressione sta fischiando.

Altro elemento, il balzo odierno degli acquisti di azioni a margine, +129% dai minimi in 13 mesi, al ritmo più sostenuto in quasi tre anni. Al contempo, lo stress di liquidità permane, come hanno dimostrato ampiamente oggi i tassi interbancari di Hong Kong HIBOR (Hang Seng Interbank Offered Rate), che sono volati di 242 punti base al 4,11%.

Balzo azioni a margine
Zero Hedge

Balzo degli acquisti di azioni a margine, +129% dai minimi in 13 mesi, i massimi di tre anni

Oggi il listino di Shanghai ha rallentato nel finale, incamerando comunque un solido guadagno di +1,3%, a 3.143,35, dopo il balzo +3% di ieri.