LONDRA (WSI) – Se pensate che i colpi di Stato militari siano fenomeni da Terzo Mondo, potreste essere costretti a ricredervi. Un recente sondaggio di YouGov, ad esempio, ha rivelato che il 43% degli elettori repubblicani negli Stati Uniti ritiene che una presa del potere da parte delle forze armate Usa non sarebbe poi una disgrazia confronto all’attuale sistema politico.
Ancora peggio nel Regno Unito dove un generale, che ha preferito rimanere anonimo, ha detto a The Independent che se il leader del partito laburista britannico, Jeremy Corbyn, dovesse diventare premier, se la dovrebbe quasi certamente vedere con un ammutinamento militare.
Il generale sostiene che le Forze Armate sfiderebbero direttamente e pubblicamente il capo del Labour cercasse di chiudere Trident, un programma di armi nucleari, uscire dalla NATO o annunciare “progetti diretti a indebolire e ridurre le dimensioni delle Forze Armate”.
Corbyn, politico contrario alle misure di austerity che si batte da anni per i diritti dell’uomo e contro le inuguaglianze sociali, è favorevole a una rinazionalizzaione dei gruppi di utility e trasporti britannici, vuole finanziare progetti di energia e infrastutture, arrivare a un disarmamento nucleare e combattere l’evasione fiscale dei ricchi.
Il Generale ha poi precisato al Sunday Times che “l’esercito non permetterà a un primo ministro di compromettere la sicurezza di questo paese e credo che la gente utilizzerà tutti i mezzi possibili, leciti o illeciti, per impedirlo. Non si può mettere un cane sciolto a capo della sicurezza di un paese”. Ha poi proseguito prevedendo dimissioni di massa a tutti i livelli fino, appunto, all’ammutinamento.
Al generale, che ha prestato servizio durante i Troubles, ossia la “guerra a bassa intensità” che si è svolta tra la fine degli anni Sessanta e la fine degli anni Novanta in Irlanda del Nord, sostiene che a lui e a molti soldati non è andato giù il rifiuto di Corbyn di condannare l’IRA, che ha ucciso 730 soldati e ferito altri 7mila durante il conflitto.
Il Ministero della Difesa ha però condannato le parole del Generale ricordando che “non si possono avere ufficiali in servizio che minacciano apertamente un colpo di stato contro un governo eletto”. Anche alcuni conservatori sono stati turbati dalle parole del generale. L’eurodeputato Daniel Hannan lo ha descritto come un “idiota”.
Il premier Matteo Renzi, un blairista convinto, ha invece sottolineato come la nomina di un radicale come Corbyn alla testa del partito di centro sinistra significa che i Labouristi si dovranno abituare ad assaporare il piacere delle sconfitta.
(Cba)