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Riforme: 82 milioni di emendamenti, record della storia repubblicana per ddl Boschi

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ROMA (WSI) – La maggioranza ha raggiunto un accordo nella notte sulle modifiche al disegno di legge Boschi sulle riforme costituzionali e ha depositato tre emendamenti, firmati dalla presidente della commissione Affari costituzionali Anna Finocchiaro in primis e poi anche dai capigruppo di maggioranza Luigi Zanda, Renato Schifani e Karl Zeller.

La Lega Nord ha però depositato oltre 82 milioni di emendamenti al testo, un record senza precedenti nella Storia della Repubblica, che rischia di ritardare i lavori.

Il sottosegretario alle Riforme, Luciano Pizzetti, ha spiegato che i tre emendamenti interni al PD riguardano “le funzioni del nuovo Senato, l’articolo 2 sulla composizione e la Consulta. Rimangono aperti i nodi del Titolo V e del Presidente della Repubblica che affronteremo d’intesa nei prossimi giorni”.
L’emendamento all’articolo 2 – quello sull’elezione dei senatori – prevede che i membri di Palazzo Madama vengano scelti dagli elettori contemporaneamente ai consigli regionali, i quali poi dovrebbero formalmente ratificare la scelta.

“E’ un bel successo del Pd – ha commentato Pierluigi Bersani – e spero che in questo clima nuovo tutti assieme e senza più strappi si possa lavorare ancora per perfezionare la riforma”.

Ora sarà il presidente del Senato Pietro Grasso a dover decidere quali emendamenti accettare, e in particolare se accogliere quelli relativi all’articolo 2, il cui testo è stato approvato in modo conforme nelle precedenti votazioni da Senato, nel 2014, e Camera nel marzo scorso.

Il numero degli emendamenti presentati oggi lascia pensare che i tempi delle votazione potrebbero essere più lunghi del previsto.

(Cba)