NEW YORK (WSI) – Nel corso del processo per le morti di amianto all’Olivetti, Ieri in Tribunale a Ivrea il pm Laura Longo ha confermato le richieste di rinvio a giudizio davanti al gup Cecilia Marino nei confronti dei 29 imputati. Tra questi anche Carlo e Franco De Benedetti, i figli dell’ingegnere Marco e Rodolfo e l’ex ministro Corrado Passera, accusati di omicidio colposo plurimo e lesioni colpose plurime. Tra gli imputati c’è anche l’attuale presidente di Piaggio, Roberto Colaninno, chiamato in causa soltanto per lesioni colpose. Le vittime accertate sono 13.
Secondo l’accusa, l’Olivetti sapeva del pericolo amianto nei suoi stabilimenti del Canavese, intervenendo in ritardo per evitare che i dipendenti si ammalassero. Da qui le richieste di rinvio a giudizio: “L’Olivetti non è che non poteva non sapere – spiega Longo -. Noi sosteniamo che l’Olivetti sapeva a quali rischi sottoponeva i lavoratori”.
Un altro aspetto importante emerso dalla prima udienza è, poi, la costituzione di responsabilità civile, a fianco degli imputati, da parte di Telecom. Il colosso delle telecomunicazioni, in caso di condanna degli imputati, sia nel penale, sia nel processo civile, sarà dunque chiamata a pagare in solido.
La prossima udienza ci sarà lunedì 28 settembre, quando a parlare saranno alcune difese. (mt)